Questo sito web utilizza i cookies per gestire l'autenticazione, la navigazione, e altre funzioni, utilizzandolo tu accetti l'uso dei cookies sul tuo dispositivo.

View e-Privacy Directive Documents

Hai disabilitato i cookies. Questa decisione può essere modificata.

Hai acconsentito all'utilizzo dei cookies sul tuo dispositivo. Questa decisione può essere modificata.

Marzo
19
2015

Sabato 21 marzo al Cartella si festeggia il Newroz, il capodanno kurdo

Scritto da c.s.o.a. Angelina Cartella

E dalle 22:30 (L)imitazione #008!

Newroz è il primo giorno di primavera e il capodanno del calendario kurdo.

Newroz è il nuovo giorno, la grande manifestazione d'identità di un popolo negato, l'affermazione del loro essere nazione, sebbene priva di stato

Newroz è dichiarazione di resistenza, auspicio di libertà, celebrazione della liberazione dalla tirannia, tramandata nel mito del fabbro Kawa e della sua rivolta che, come si racconta, esplose il 21 marzo del 612 a.C. e portò alla fine della dominazione assira, dando inizio al regno dei Medi, che i kurdi considerano i loro antenati.

Newroz è un giorno di festa, ma anche un giorno in cui si ricordano la resistenza alla repressione e alle persecuzioni messe in atto sia contro i kurdi della diaspora, sia contro quelli che vivono nelle quattro parti in cui il territorio kurdo è stato suddiviso: l’Anatolia sudorientale, in Turchia, il Kurdistan orientale in Iran, la Regione Autonoma Kurda nel nord dell’Irak e il Rojava - Kurdistan occidentale - che fa parte della Siria, da cinque anni lacerata dalla guerra civile, alla quale la popolazione ha risposto autorganizzandosi in comitati di autogoverno e milizie di autodifesa e con la straordinaria resistenza che ha permesso di liberare la città di Kobane dagli attacchi dell’ISIS.

Oggi la città di Kobane, devastata da cinque mesi di guerra, senza il sostegno di alcuna organizzazione umanitaria internazionale, si sta lentamente rialzando e riaccogliendo le migliaia di abitanti sfollati in Turchia, che tornano per rivendicare la libertà di portare avanti il progetto del confederalismo democratico, quale unica speranza di affermazione di un vero processo di pace per il Medio Oriente e di vera democrazia per i popoli del mondo intero.

E allora il Newroz è la festa di tutti coloro che credono nella democrazia partecipativa, nella rivoluzione delle donne, nell'economia sociale, nella ricerca di un equilibrio ecologico, nel rispetto del principio di uguaglianza, nell'autodeterminazione dei popoli.

In solidarietà con la resistenza di Kobane e con il progetto di confederalismo democratico del popolo kurdo, vi aspettiamo al CSOA “Cartella” giorno 21 marzo dalle ore 18 in poi a festeggiare con noi e con i kurdi in tutto il mondo il Newroz.

È con un bilancio in attivo in termini di seguito e pubblico, che si presenta al traguardo dell’ottava tappa (L)imitazione, il collettivo di artisti e sostenitori della musica autoriale che dal novembre scorso si è fatto largo in città con un obiettivo: creare una proposta culturale alternativa mettendo insieme gli sforzi dei singoli.

Un progetto a trazione musicale ma non solo, declinato in un calendario di serate, ospitate da locali e centri sociali e culturali da sempre sensibili alle proposte musicali originali, che fra qualche mese culminerà in un festival estivo di musica indipendente, totalmente autoprodotto. Un obiettivo ambizioso, costruito grazie a quanto raccolto in occasione dei concerti organizzati durante l’anno, che in questi mesi hanno visto vecchie e nuove band reggine proporsi al pubblico cittadino, devolvendo il proprio rimborso a favore dell’iniziativa del collettivo.

Nella prossima tappa, ad avvicendarsi sul palco del Csoa Cartella (via Quarnaro Primo - Gallico) saranno i Veneregrida e i Cold Aenima, una delle band storiche del panorama musicale cittadino ed una che dalla storia del metal ne ha tirato fuori la propria violentissima interpretazione.

Nato nel 1998, sopravvissuto a diverse formazioni e vissuto nelle corde di artisti con molte emozioni da esprimere, il gruppo dei Veneregrida c’è stato e continua ad esserci, a prescindere da chi lo indossi sui palchi. E da lì continua a parlare al mondo – dicono i suoi componenti – “poiché cercare di far divenire la musica un "quinto" potere" - se è lecita la rinnovata e alterata citazione - resta il più nobile dei compiti da prefissarsi, non solo il nostro, ma di tutti gli artisti che quotidianamente combattono per esprimere arte, contenuti, concetti”.

Più giovane, ma non meno elaborato il cammino dei Cold Aenima, travagliata ma determinata band metal, ormai consolidata sulla scena reggina. Della formazione originale - Antony Oley, Antony Hamon più Jack Casile come chitarrista solista e B3ast al basso – dopo la pubblicazione del primo Ep, “All Slaves”, rimane poco. Per anni, il gruppo vive un periodo difficile, segnato da abbandoni repentini, ritorni e nuovi abbandoni fino a quando si assesta con un nuovo vocalist, Alessandro Ielo tornato sulle scene dopo un silenzio lungo dodici anni e Grizzly, giovane chitarrista, dalle spiccate attitudini black e death metal. Due caselle centrate dalla band nel giro di un anno, che sembrano aver regalato stabilità e continuità ai Cold Aenima, con questa nuova formazione nel giro di poco in gradi di sfornare un primo singolo "Non-birth", quindi un secondo - "Segments of Horror" – a dodici mesi di distanza. Attualmente, la band è a lavoro per dare vita al primo Full Lenght e si apprestano a salire sul palco del Csoa Cartella per dimostrare di essere pronti a farlo.