Questo sito web utilizza i cookies per gestire l'autenticazione, la navigazione, e altre funzioni, utilizzandolo tu accetti l'uso dei cookies sul tuo dispositivo.

View e-Privacy Directive Documents

Hai disabilitato i cookies. Questa decisione può essere modificata.

Hai acconsentito all'utilizzo dei cookies sul tuo dispositivo. Questa decisione può essere modificata.

Aprile
21
2015

Pratiche di autogestione e mutualismo o barbarie

Scritto da c.s.o.a. Angelina Cartella

Domenica 26 aprile dalle ore 15:00 al c.s.o.a. Angelina Cartella
Assemblea regionale: “Pratiche di autogestione e mutualismo o barbarie”

Un secolo fa Rosa Luxemburg indicava con un’alternativa perentoria il futuro cui era destinata la società: o socialismo o barbarie. A distanza di cento anni sembra inequivocabile che la strada intrapresa sia quella di una barbarie fatta di monetarizzazione di tutto e tutti, del predominio delle leggi del mercato e della finanza, di politiche di austerity che impoveriscono e rendono rabbiosi – purtroppo verso chi è ancor più povero – sempre più larghi strati della popolazione. Anche se la situazione è drammatica, siamo convinti che la possibilità di invertire la rotta ci sia, sostenendo e promuovendo pratiche di mutualismo e autogestione, e cooperando insieme affinché diventino risposte concrete ai bisogni dei più.

Da mesi ormai diverse realtà del territorio calabrese, che già hanno praticato esperienze di occupazione, riappropriazione, mutualismo, recupero e gestione diretta di spazi, autoproduzioni, gruppi di acquisto solidale, si stanno incontrando nella convinzione che quanto ogni realtà fa possa essere più produttivo e funzionale se messo a sistema e in connessione con le altre. Un percorso di confronto fatto di iniziative pubbliche, come nell’ottobre scorso a Cinquefrondi o nel novembre a Lamezia, e incontri con realtà produttive, sia “legali” che non, finalizzato non a metter su l’ennesimo soggetto politico o rete, né tantomeno a inseguire il sogno dell’unità delle sinistre, ma a cercare un coordinamento cooperativistico/mutualistico delle pratiche autogestionarie, consapevoli che solo seguendo questa via si possa trovare un’alternativa alla barbarie.

Quella che si è raggiunta non è una sintesi, né si sono trovate ricette risolutive, ma sono stati trovati dei punti comuni e soprattutto si è registrata la voglia di imbarcarsi in un percorso sicuramente ambizioso ma anche stimolante. Di questa traccia di percorso si parlerà nell’assemblea pubblica convocata per il 26 aprile alle 15.00 al c.s.o.a. Cartella di Reggio Calabria, all’interno della due giorni di iniziative per i suoi tredici anni di occupazione.

Questo il tema dunque: se la crisi viene dall’alto, l’abbondanza è intorno a noi. Godimento e condivisione, appropriazione e cooperazione, benessere e comunismo, i due pedali della bicicletta che ci porterà fuori dall’angolo buio di capitalismo e sottosviluppo. La domanda è allora: come procediamo?

Non un momento meramente celebrativo, quindi, e tantomeno autocelebrativo, non un coro di testimonianze autonarranti, e nemmeno, ancora, una rassegna delle criticità che già conosciamo, ma un confronto concreto su proposte concrete.

A partire da questa: è possibile un marchio comune delle autoproduzioni calabresi? È possibile, come altra faccia della stessa proposta, che i nostri circuiti di commercializzazione alternativa locali diventino un unico circuito regionale? Cosa vuol dire? Come si fa?

Tutti* gli/le interessat* sono invitat*, no comizianti.

Ass. Il Brigante – Serra San Bruno (VV); c.p.o.a. Rialzo – Cosenza; c.s.c. Nuvola Rossa – Villa San Giovanni (RC); c.s.o.a. Angelina Cartella – Reggio Calabria; Collettivo Autogestito CASAROSSA40 – Lamezia Terme (CZ); Collettivo UniRC – AteneinRivolta; Gruppo Ecosociale Malatesta – Cosenza; Il Frantoio delle idee – Cinquefrondi (RC); SOS Rosarno – Piana di Gioia Tauro