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Gennaio
09
2011

Solidarietà ai lavoratori del porto di Gioia Tauro

Scritto da c.s.o.a. Angelina Cartella

Il volano di sviluppo della Calabria, il più grande porto del Mediterraneo, chiude per mancanza di navi. Trenta ore di chiusura del porto di Gioia Tauro, con relativa cassa integrazione per 1200 lavoratori: è questo il triste inizio del 2011 per i portuali di Gioia Tauro che ieri, appresa drasticamente la notizia, hanno subito inscenato una protesta davanti ai cancelli della MCT, e a cui noi vogliamo manifestare tutta la nostra solidarietà.

Il motivo di questa “mancanza di navi” è dovuto solo alla decisione della stessa compagnia di dirottare i traffici verso scali, soprattutto nordafricani, dove servizi e manodopera costano di meno. È un ricatto quindi, bello e buono: o mi abbassi i costi o chiudo e me ne vado!

Eppure già oggi le condizioni di lavoro dei portuali di Gioia Tauro sono nettamente peggiori rispetto a quelle dei loro colleghi impiegati negli altri porti italiani. Mentre niente si dice e si sa di quante sono state ad oggi le agevolazioni di cui ha goduto MCT e le risorse pubbliche investite per lo “sviluppo” del porto (o di MCT?).

È ora che su Gioia Tauro si faccia un ragionamento serio, finalizzato al bene della Calabria e dei calabresi, e non ai soliti im-prenditori che vengono a fare solo i loro interessi, a partire dalla diversificazione delle attività del porto: perché non prendere in considerazione, ad esempio, quello che la Rete No Ponte chiede da anni, e cioè di usare Gioia Tauro anche come terminale per il collegamento con il porto di Milazzo per il trasporto gommato pesante e ferroviario merci? Questo permetterebbe di non dipendere solo dalle decisioni di MCT, e allo stesso tempo alleggerirebbe il traffico nel tratto di A3 Gioia-Reggio, che è ormai quasi un unico cantiere.

Nel rinnovare la nostra solidarietà ai portuali di Gioia Tauro, vittima di un ricatto in “stile Marchionne”, invitiamo a partecipare all’incontro che terremo venerdì 14 alle ore 17.30 con Giorgio Cremaschi, presidente della Fiom, cui parteciperà, tra gli altri, Domenico Macrì, segretario del Coordinamento Portuali di Gioia Tauro.