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Giugno
11
2009

Ancora con 'sta storia del raddoppio!

Scritto da TerritoRioT

Un commissario di governo che ha in mano una delega così importante, ogni tre mesi cambia idea sull'inceneritore di Gioia Tauro! Rispondendo a logiche incomprensibili ai più, ora autorizza, ora ferma i lavori per il raddoppio: ci sarebbe da ridere se non ci fossero in mezzo i cittadini della Piana, ai quali interessa solamente la salute loro e quella dei propri figli.

Con l'ennesima delibera il prefetto Sottile autorizzerebbe dunque la ripresa dei lavori per il raddoppio dell'inceneritore: un altro colpo mortale contro un territorio già devastato dalla presenza di impianti altamente inquinanti. In un piccolo fazzoletto di terra, nel cuore della piana di Gioia Tauro, ci sono già: un inceneritore da 120mila tonnellate di rifiuti annui, che brucia il cdr di tutta la Calabria; un mega depuratore consortile e una centrale turbogas da 760MW; i progetti presentati per due altre centrali a gas; una centrale a biomasse da 100 mila tonnellate annue e il rigassificatore, un bombolone da 12 mld di metri cubi di gas. Ed ecco la beffa: il tutto avviene in una zona della Calabria che grazie a colture di eccellenza di agrumi e ulivi e a uno dei mari più belli d'Italia, ha una vocazione prettamente agricola e turistica. Ed infatti non per niente la Calabria si piazza al secondo posto in Italia, e la provincia di Reggio in particolare al terzo, per la produzione di olio d'oliva.

E' chiaro dunque perchè definiamo incomprensibili e irresponsabili le scelte del prefetto Sottile. E di certo non siamo i soli a pensarla cosi'. Anzi, a ben guardare il prefetto è proprio in minoranza: contro il raddoppio dell'inceneritore si sono già espressi i cittadini, i sindaci della Piana, i sindacati, le associazioni, il consiglio regionale e la provincia di Reggio Calabria. In 8.500 scesero in piazza contro il raddoppio meno di due anni fa, il il 22 dicembre 2007. Come se non bastasse tutto questo, ci sono svariati dati scientifici a sostegno della tesi che dice no all'inceneritore soprattutto in Calabria, come è emerso il 22 e 23 maggio scorsi al Convegno medico scientifico "Ambiente è Salute" tenutosi a Castrovillari: oltre alle conseguenze devastanti per la salute umana, hanno spiegato gli studiosi, proprio nella nostra regione, per le caratteristiche orografiche del territorio, se c'è una cosa che non ha assolutamente senso fare è appunto incenerire rifiuti. Peccato che il prefetto Sottile non c'era, gli sarebbe stato utile.

Eppure la strada la stanno indicando anche tanti comuni virtuosi calabresi, come Saracena in prov di CS e, proprio nella Piana, Rosarno, dove la raccolta differenziata porta a porta sta dando buoni risutati e sta evitando l'accumulo di rifiuti nelle strade, come invece sta succedendo in altri centri pianigiani. Auspichiamo che una volta per tutte, oltre alla fine di questa incomprensibile emergenza rifiuti, che ha prodotto solo guasti, sperperando fiumi di denaro pubblico senza risolvere un problema, che il Commissario europeo all'Ambiente Stavros Dimas ci ricorda essere solo un semplice problema di natura gestionale, venga posta fine a questa stucchevole telenovela e venga abbandonato definitivamente il raddoppio rispettando così una volta per tutte la volontà dei cittadini.

Vogliamo vivere in un ambiente salutare. Non ci pare di chiedere troppo, anzi quando di queste cose parliamo fuori dalla Calabria ci viene detto che si tratta di diritti fondamentali dell'uomo. Qui da noi, invece, sono considerate ancora come privilegi...

TerritoRioT - Diritto al futuro