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Maggio
16
2014

Il c.s.o.a. Cartella solidale con il Comitato PrendoCasa di Cosenza e con le famiglie sgomberate

Scritto da c.s.o.a. Angelina Cartella

Ieri mattina un ingente spiegamento di forza dell’ordine ha sgomberato un edificio sul centralissimo Corso Mazzini di Cosenza, da qualche tempo occupato da una trentina di famiglie e dal Collettivo “PrendoCasa”. Lo stabile, di proprietà della congregazione del Sacro Cuore del Verbo incarnato, versava da alcuni anni in stato di abbandono. Così mentre i vertici della Chiesa, attraverso il volto pulito di Papa Francesco, propagandano la concessione delle strutture abbandonate ai rifugiati, perché «i conventi vuoti non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare i soldi», questo ordine religioso fa sgomberare Senza Cuore delle famiglie di senzatetto, compresi bambini e donne in gravidanza.

Assistiamo, purtroppo sempre più frequentemente, a tentativi di arrestare il processo di riappropriazione del diritto all'abitare, che si preferisce tenere sotto il giogo di quel ricatto che va sotto il nome di assegnazione, o più semplicemente si preferisce favorire la proliferazione degli affitti.

Quando si cerca di contrastare queste logiche, occupando spazi abbandonati e inutilizzati, stranamente nel giro di pochissimo tempo per queste strutture spuntano progetti ed esigenze, che prima dell'occupazione latitavano e che servono solo a giustificare l'uso di quella forza che lo Stato mette sempre in campo quando c'è da salvaguardare l'interesse privato a discapito di quello collettivo.

É in queste dinamiche che va inserito lo sgombero dell'occupazione avvenuto ieri mattina dove, grazie all'uso smodato di uomini e mezzi, è stata riconsegnata una struttura al suo legittimo inutilizzo, perché è chiaro che si preferisce che gli edifici vadano in malora piuttosto che farne un'esperienza di mutuo soccorso sociale.

Alle compagne e ai compagni del Collettivo PrendoCasa, sei dei quali sono stati denunciati proprio per l’occupazione, e alle famiglie sgomberate tutta la nostra solidarietà e vicinanza.