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Giugno
12
2015

OLTRE LE BARRIERE Culturali ed Architettoniche

Scritto da c.s.o.a. Angelina Cartella

Siamo ormai vicini alla giornata del 20 giugno 2015 quando terremo l’iniziativa sul tema della lotta alla presenza di "barriere" culturali ed architettoniche, con particolare riferimento alla realtà di Reggio di Calabria.

Lo stimolo, ad impegnarsi maggiormente su questo versante, è scaturito da tante sensibilità personali e dalla constatazione che molte siano ancora le “barriere” che ostacolano la libera espressione ed il “movimento” di tante persone.

L’analisi nostra della realtà, in cui quotidianamente viviamo, ci stimola ad immaginarci un orizzonte d’impegno concreto dove le soluzioni ai problemi che rileviamo stiano, soprattutto, nella nostra capacità di approntare soluzioni immediate e vicine a noi, senza aspettarci un “dio” demiurgo che risolva tutte le difficoltà.

Crediamo, in questo, che le persone si debbano riappropriare della possibilità non solo di indicare, ma anche di praticare le scelte che li riguardano direttamente.

Confidiamo in una collettività in cui, persone responsabili e fattive, non si limitino a segnalare le disfunzioni esistenti ma si mettano “in cantiere” assieme e pratichino gli interventi possibili nella direzione di dare una adeguata risposta agli “impedimenti” che limitano la pratica dei diritti costitutivi della persona e della Comunità in cui essa vive.

Insomma, in una parola, riteniamo importante ed imprescindibile che le persone, sulle condizioni della propria vita, facciano un passo avanti e spendano la loro faccia, in prima fila.

Noterete che l’iniziativa di confronto e di azione operativa ha come tema quello delle "barriere" culturali ed architettoniche nella nostra Reggio.

Abbiamo pensato a questo titolo perché siamo convinti che gli “ostacoli” maggiori non stiano nella mancata o parziale difficoltà di libero “movimento” che le persone possano avere ma nelle arretratezze culturali generali che, spesso, ingabbiano le persone più degli ostacoli fisici.

Per poter approntare l’abbattimento di una “barriera”, ancor prima è indispensabile che si riconosca.

Nella nostra società, la persona è “handicappata” non in riferimento al suo grado di “invalidità” ma in relazione a ciò che può fare e viceversa. Ė, allora, compito della società “sostenere” le persone a poter meglio esprimere le potenzialità che hanno.

Il cammino che facciamo, deve comprendere le nostre gambe che ci aiutano a spostarci ma anche il nostro cervello che ci coadiuva nella comprensione dei fatti della nostra vita ed, infine, dal nostro cuore che ci permette di poter sperare che non viviamo soli.

In questa direzione, diventano arricchenti i vari punti di vista, le diverse angolature da cui si vedono e comprendono i fatti. Ecco che, se la mente ed il cuore, sono “attenti”, gli altri diventano una “ricchezza” che ci aiuta a proiettarci oltre il nostro “io”.

La nostra profonda speranza è che il “cambiamento” sia possibile e che l’urlo di denuncia che facciamo non cada nel deserto.

Proprio per quanto prima detto, i dati sulla presenza di “barriere architettoniche” (rilevazione che abbiamo compiuto direttamente), ancor presenti in città, li condivideremo con tutte/i, affinché ognuno, per il ruolo che ricopre, anche quello istituzionale, possa mettersi in opera per l’assolvimento dei compiti che gli sono propri.

L'iniziativa, dal titolo OLTRE LE BARRIERE Culturali ed Architettoniche, si svolgerà nella giornata del 20 giugno 2015 ed è organizzata dal c.s.o.a. Cartella e dalla Collettiva AutonoMIA di Reggio Calabria.

Si aprirà alle ore 18.00 con una discussione che vedrà i contributi di Luciana BOVA (Il lavoro di cura: un "affare" da donne), Tonino PERNA (Disabilità, economia, welfare state), Pasquale SPERANZA (Il ruolo della stampa locale in merito alla rappresentazione giornalistica delle disabilità) e le testimonianze di Sabina BERETTA e Lucia SPERANZA, caregiver, reggente e vice reggente regione Calabria del Coordinamento nazionale Famiglie Disabili Gravi e Gravissimi. Accompagnerà la discussione Peppe BALDESSARRO, condirettore di Narcomafie.

L’iniziativa vedrà la partecipazione di Sara Bottari presidente dell'Associazione di volontariato AGIDUEMILA, e di Vincenzo Mercurio presidente dell'Associazione culturale TEATRO PROSKENION, che porteranno come contributi il video "Come è delizioso andar... sulla carrozzella", sulle difficoltà delle persone disabili nello spostarsi in città, e la rappresentazione teatrale "Mi girai e vidi la bellezza". Il video e la rappresentazione teatrale, a cura di TEATRO PROSKENION, vedranno come protagonisti gli ospiti del centro diurno per persone disabili gestito da AGIDUEMILA.

Sarà inoltre strutturata una esposizione-percorso di fotografie, dentro una mappa digitale della città, che rappresenta una parte di barriere architettoniche presente, e saranno sorteggiati due quadri, realizzati e offerti da Lucia Malara Canale e Anna Maria Basile Trondoli: i proventi delle riffa contribuiranno a sostenere la campagna di finanziamento dei lavori per rendere fruibile il Cartella a tutte e tutti.

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