Giovedì 1 ottobre ore 19 - Assemblea NoPonte
A tutte/i coloro che si riconoscono nel movimento NoPonte
e che intendono lottare contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto
Car* No pontisti,
dopo la bella manifestazione contro il Ponte, che abbiamo realizzato l’8 agosto a Messina, la grancassa della stampa di regime insiste con la propaganda a favore della realizzazione dell’opera, riportando che la prima pietra sarà posata il I gennaio 2010.
Di fronte a questa protervia mediatica, non possiamo che continuare a riaffermare la nostra netta contrarietà all’ipotesi di costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, giudicando l’opera assolutamente inutile e devastante per il nostro territorio.
Intanto, la società Stretto di Messina S.p.A., avendo avuto la disponibilità dal Cipe di 1 miliardo e 300 milioni di euro, impegnerà ingenti risorse pubbliche in modo consistente nel foraggiare la cosiddetta fase di progettazione. Tutto questo in un territorio che esprime altri bisogni veri, come la risoluzione delle eterne emergenze relative alle gestioni di acqua e rifiuti, la messa in sicurezza degli edifici (a cominciare dalle strutture pubbliche come le scuole) oltre interventi forti contro il dissesto idrogeologico e la salvaguardia delle zone di montagna o anche interventi sulla statale 106, l’ultimazione dei lavori dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, l’ammodernamento ed il potenziamento della flotta navale sul canale dello Stretto ed investimenti seri sulla linea ferroviaria.
Invece, da parte del Governo, si insiste nel volere costruire un Ponte che peserà oltre 100 mila tonnellate di cemento armato in una delle aree a più elevato rischio sismico in Italia, e che ha già sperimentato grandi lutti per il maremoto del 1908 (forse non ricordano le migliaia di morti che abbiamo avuto tra Messina e Reggio).
La nostra contrarietà all’imposizione di questo manufatto è dovuta anche al metodo antidemocratico esercitato dai nostri governanti, che non tengono in alcun conto il diritto che noi residenti abbiamo di determinare il futuro di quest’area territoriale.
Oggi si tratta di continuare a lottare affinché questi territori possano avere un futuro credibile.
La fase che stiamo attraversando non è convincere noi stessi che il ponte sia dannoso e inutile, ma di riuscire a far crescere l’idea che ci stiano per rubare il futuro di questo posto, e che se dovessero aprire i cantieri il domani sarebbe discriminato fortemente.
Per potersi opporre allo scempio che si prevede con gli espropri e l’inizio dei lavori, anche delle opere propedeutiche, occorre una grande lotta fatta di persone vere che sentono che stanno per essere scippate delle cose più importanti che posseggono, uniche e irripetibili.
La consapevolezza chiara è che l’opposizione all’inizio dei lavori la dovremo fare noi che viviamo questo territorio e la dovremo fare presto.
E’ convocata una assemblea aperta a tutti i No pontisti per ritrovarci, analizzare lo stato dell’arte e programmare le adeguate iniziative che sono necessarie, in particolare sulla sponda calabrese.
L’invito all’assemblea è fatto richiedendo una partecipazione individuale, a chiunque viene sollecitato l’impegno personale piuttosto che una sigla.
L’INCONTRO SI TERRA’ AL C.S.O.A. CARTELLA GIOVEDI’ 1 OTTOBRE ALLE ORE 19
QUESTA TERRA E’ LA NOSTRA TERRA
NO PONTE NO
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