Assemblea pubblica per una nuova Liberazione #2
Nuovo appuntamento per la costruzione di un 25 aprile al c.s.o.a. Cartella, e per un percorso nuovo che punti alla realizzazione di un’altra idea di Reggio
L’assemblea del 21 marzo, che si è tenuta nei locali del Dopolavoro Ferroviario, è stato un primo incontro partecipato e ricco di spunti di riflessione, seguito al nostro appello per la costruzione di un 25 aprile cittadino non rituale e per una nuova Liberazione della città.
Visti gli ampi apporti, ci riteniamo soddisfatti del livello di confronto e dei contributi che hanno arricchito la discussione collettiva.
Questo non tanto per quello che concerne la situazione legata al sequestro dello spazio incendiato il 15 maggio scorso, e che da ormai undici anni è diventato un motore di aggregazione “storico” per la città di Reggio Calabria: su questo siamo stati già abbastanza chiari! Noi non intendiamo accettare i silenzi della terna commissariale, tecnica quando c’è da alzare le tasse, ma molto politica quando deve decidere a quali realtà dare risposte in questa città e a quali no: noi il 25 aprile entreremo nell’area sequestrata e la bonificheremo, facendo quello che chi di dovere non ha voluto fare in tutto questo tempo.
Ma non è solamente questo il valore che vogliamo dare a questa giornata, certo per noi molto importante ma che avrebbe l’effetto di una goccia d’acqua nel deserto, per una città attanagliata da una crisi di cui non si intravedono vie d’uscita. Reggio ha bisogno di ben altro! Abbiamo voluto ragionare su cosa è possibile e su cosa è necessario fare, su come rendere la Festa della Liberazione non una stantia cerimonia ma una giornata che segni l’inizio di un nuovo percorso.
E in effetti questo percorso è già iniziato, perché di questo si deve parlare quando realtà diverse si siedono a un tavolo, mettendo in discussione le proprie pratiche e la propria stessa soggettività, per porre al centro non gli interessi particolari, non banali opportunismi elettorali, ma la necessità di ricostruire un tessuto sociale che oggi appare sempre più sfaldato. Questa disponibilità l’abbiamo vista e ci da la voglia e la forza di rilanciare questa idea: non sarà un percorso semplice e di certo non sarà breve, perchè la città oggi non ha bisogno di movimenti di opinione, di soluzioni salvifiche, ma di un attivismo concreto che si sporchi le mani per costruire partecipazione e protagonismo sociale.
Siamo convinti ci sia bisogno di uno scatto d’orgoglio per socializzare buone pratiche, valorizzando un metodo di impegno sociale che metta al centro non la cogestione ed il trasformismo, ma il bene comune.
È per noi indispensabile un’idea che ci faccia stare veramente dalla parte della gente, camminando su un percorso nuovo che non sia rituale ma trasparente e innovativo, ed anche discriminante rispetto alle “vecchie pratiche” dei favori che non hanno risolto i bisogni della gente comune ma hanno proposto e generato sistemi clientelari utili solo ai fini elettorali.
Per impegnarci a realizzare tutto ciò, rinnoviamo l’invito alle donne e agli uomini di questa città che hanno veramente voglia di darsi da fare in un percorso che parli della dignità di tutti noi e dei nostri problemi quali l’assistenza sociale, la prevenzione della malattia, la sanità, il lavoro, la scuola, i trasporti e la tutela del territorio, a partecipare al prossimo incontro che si terrà mercoledì 27 marzo alle ore 19.00, presso il centro socio-culturale Nuvola Rossa di Villa San Giovanni.
Un’altra idea di Reggio è possibile, costruiamola dalla parte della gente.
L’assemblea del 21 marzo, che si è tenuta nei locali del Dopolavoro Ferroviario, è stato un primo incontro partecipato e ricco di spunti di riflessione, seguito al nostro appello per la costruzione di un 25 aprile cittadino non rituale e per una nuova Liberazione della città.
Visti gli ampi apporti, ci riteniamo soddisfatti del livello di confronto e dei contributi che hanno arricchito la discussione collettiva.
Questo non tanto per quello che concerne la situazione legata al sequestro dello spazio incendiato il 15 maggio scorso, e che da ormai undici anni è diventato un motore di aggregazione “storico” per la città di Reggio Calabria: su questo siamo stati già abbastanza chiari! Noi non intendiamo accettare i silenzi della terna commissariale, tecnica quando c’è da alzare le tasse, ma molto politica quando deve decidere a quali realtà dare risposte in questa città e a quali no: noi il 25 aprile entreremo nell’area sequestrata e la bonificheremo, facendo quello che chi di dovere non ha voluto fare in tutto questo tempo.
Ma non è solamente questo il valore che vogliamo dare a questa giornata, certo per noi molto importante ma che avrebbe l’effetto di una goccia d’acqua nel deserto, per una città attanagliata da una crisi di cui non si intravedono vie d’uscita. Reggio ha bisogno di ben altro! Abbiamo voluto ragionare su cosa è possibile e su cosa è necessario fare, su come rendere la Festa della Liberazione non una stantia cerimonia ma una giornata che segni l’inizio di un nuovo percorso.
E in effetti questo percorso è già iniziato, perché di questo si deve parlare quando realtà diverse si siedono a un tavolo, mettendo in discussione le proprie pratiche e la propria stessa soggettività, per porre al centro non gli interessi particolari, non banali opportunismi elettorali, ma la necessità di ricostruire un tessuto sociale che oggi appare sempre più sfaldato. Questa disponibilità l’abbiamo vista e ci da la voglia e la forza di rilanciare questa idea: non sarà un percorso semplice e di certo non sarà breve, perchè la città oggi non ha bisogno di movimenti di opinione, di soluzioni salvifiche, ma di un attivismo concreto che si sporchi le mani per costruire partecipazione e protagonismo sociale.
Siamo convinti ci sia bisogno di uno scatto d’orgoglio per socializzare buone pratiche, valorizzando un metodo di impegno sociale che metta al centro non la cogestione ed il trasformismo, ma il bene comune.
È per noi indispensabile un’idea che ci faccia stare veramente dalla parte della gente, camminando su un percorso nuovo che non sia rituale ma trasparente e innovativo, ed anche discriminante rispetto alle “vecchie pratiche” dei favori che non hanno risolto i bisogni della gente comune ma hanno proposto e generato sistemi clientelari utili solo ai fini elettorali.
Per impegnarci a realizzare tutto ciò, rinnoviamo l’invito alle donne e agli uomini di questa città che hanno veramente voglia di darsi da fare in un percorso che parli della dignità di tutti noi e dei nostri problemi quali l’assistenza sociale, la prevenzione della malattia, la sanità, il lavoro, la scuola, i trasporti e la tutela del territorio, a partecipare al prossimo incontro che si terrà mercoledì 27 marzo alle ore 19.00, presso il centro socio-culturale Nuvola Rossa di Villa San Giovanni.
Un’altra idea di Reggio è possibile, costruiamola dalla parte della gente.
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