Sciopero generale!
Lo sciopero generale proclamato da Cgil, Cisl e Uil della provincia di Reggio Calabria vedrà in piazza accanto agli operai di ieri anche gli operai di oggi. Giovani senza contratto, in nero, part-time, co.co.co, flessibili, intermittenti, in affitto, operai sociali senza reddito, bianchi, neri, gialli, privati della cittadinanza e dei diritti fondamentali (casa, trasporti, salute, istruzione) perché senza lavoro salariato.
Gli effetti nefasti della globalizzazione neoliberista li abbiamo sotto casa: basti pensare alla Fiat che chiude gli stabilimenti, manda a casa migliaia di operai, per poi riaprire da un’altra parte – sud del mondo - sfruttando un minore costo del lavoro.
La politica latita: l’intervento pubblico finora, è stato solo buono a riempire le tasche dei padroni, senza vincolare le scelte aziendali e illudendo gli operai.
I sindacati devono fare un salto decisivo!
Basta svendere i diritti dei lavoratori!
Basta difendere lavori maledetti, che producono inquinamento e morte!
Bisogna lottare per contrastare i progetti del governo sul nostro martoriato sud: cacciamo dalla nostra terra le sanguisughe, che succhiano ricchezza e restituiscono povertà. Opponiamoci alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina: brutto, pericoloso, l’ennesimo imbroglio per le popolazioni calabresi e siciliane.
Bisogna scrivere un nuovo statuto dei lavori, che comprenda lavoro minimo necessario e diritto al reddito per tutti. Un reddito consentirebbe di vivere dignitosamente quando si rimane senza lavoro.
Bisogna lottare per la difesa e l’estensione dei diritti acquisiti con anni di battaglie, a partire dal referendum sull’articolo 18, per il quale invitiamo ad esprimere un netto SI.
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