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Febbraio
09
2009

Il 19 febbraio Uniti per lo Stretto

Scritto da c.s.o.a. Angelina Cartella

corteo_vertenzastretto Il prossimo 19 febbraio, dalle ore 9 alle 17, sciopereranno i ferrovieri marittimi dello Stretto. Ecco il comunicato dell'OrSA che invita a partecipare al sit-in che si terrà alle ore 16 nel piazzale antistante la Stazione Marittima di Messina.

SIT-IN UNITI PER LO STRETTO
19 FEBBRAIO, ore 16 Stazione marittima

I problemi che affliggono il traghettamento dello Stretto sono molteplici e colpiscono tutti: lavoratori, precari, utenza e società civile. L'errore storico del sindacato e dei movimenti è stato quello di isolare la lotta in piccole realtà corporative facilmente eludibili dalla controparte, l'antico disegno di RFI di abbandono incondizionato dell'area dello Stretto sta per concretizzarsi, in barba al rilancio del trasporto pubblico, agli accordi sottoscritti e mai mantenuti ed alle aspettative dell'utenza e dei lavoratori.

Lo Stretto di Messina si appresta ad essere definitivamente trasformato in terra di conquista di privati senza scrupoli, gli stessi personaggi che con un colpo di spugna hanno cancellato le velleità sportive della città, approfitteranno della rinuncia incondizionata del vettore pubblico per gestire in modo privatistico l'attraversamento dello stretto con prese di posizioni unilaterali che detteranno le regole in tema di costi e salari.

La protesta isolata ha fin'oggi favorito solo gli architetti dello sfascio organizzato, effimeri concessioni al contestatore di turno hanno consentito l'escalation indisturbata di un sistema "autoritario" votato al profitto selvaggio che non tiene conto delle esigenze di lavoratori e cittadini.

La finta concorrenza di RFI è servita a magnificare strumentalmente "l'efficienza" dei privati che offrendo un servizio più decente pretendono di appropriarsi dei beni della collettività e di sfruttare i bisogni della città a loro uso e consumo.

Le colpe del vettore pubblico sono addirittura superiori alle responsabilità degli armatori privati che rispondono unicamente all'istinto famelico del profitto a tutti i costi, gli amministratori delle Ferrovie hanno mal gestito il denaro pubblico, non sono riusciti a rendere un servizio degno di tal nome e nonostante le sovvenzioni statali spesso omettono di garantire il diritto alla continuità territoriale.

Adesso che il gioco si fa duro, i "duri" cominciano a scappare, RFI vorrebbe abbandonare il nodo messinese con un semplice "grazie è stato un piacere", stanno massacrando volutamente il bene pubblico per stimolare la voglia di privatizzazione; continuano a tagliare navi, treni merci e passeggeri, non investono nella modernizzazione, ignorano le opportunità di sviluppo e gestiscono silenti il lento sgretolarsi di un diritto che la società civile continua a pagare a caro prezzo.

La Metropolitana del Mare ottenuta con le lotte della Vertenza dello Stretto rischia di diventare un trasporto di elite con costi esorbitanti, RFI denuncia l'impossibilità di abbattere i costi per il mancato arrivo di 5 Milioni di euro decretati dall'ex ministro dei trasporti per "l'istituzione di agevolazioni tariffarie a favore degli utenti dei collegamenti marittimi nello Stretto di Messina". Da Messina spariscono i soldi dell'ex Fintecna per tacitare il Nord che non vuole pagare l'ICI e le istituzioni cittadine fanno spallucce senza preoccuparsi di fare arrivare le risorse già decretate a favore dei pendolari che continuano ad essere trattati come polli da spennare.

Le carriere e i salari dei Ferrovieri marittimi sono fermi da tempo immemore, la stabilizzazione dei precari sancita da accordi sottoscritti al ministero è finita nel dimenticatoio, la direzione navigazione non ha firmato un solo accordo dal suo insediamento, tira a campare barcamenandosi abilmente con i rimbalzi di responsabilità.

Se non si riesce a capire che gli interessi sono comuni,
che la protesta deve fondersi in un'unica lotta a difesa dei diritti di TUTTI,
siamo destinati a capitolare definitivamente sotto i colpi di un sistema colluso che non riusciremo a smuovere restando isolati in piccoli sodalizi.

L'OrSA si fa Promotrice della lotta unitaria
per lo Stretto di Messina
invita i lavoratori, i movimenti, le associazioni, i pendolari e la società civile a partecipare al
SIT-IN del 19 febbraio alle ore 16 nel piazzale antistante la Stazione Marittima.