Andatevene in Padania!
Non possono essere né la convocazione di un consiglio dei ministri a Reggio Calabria né i proclami dei vari ministri di un rinnovato impegno per la nostra terra, a smontare una verità inoppugnabile: il governo Berlusconi, ostaggio di Bossi e della Lega Nord, è nemico della Calabria e, più in generale, di tutto il Sud. Provvedimenti come il federalismo fiscale e lo scippo di risorse quali i fondi ex-Fintecna, usati per coprire il taglio dell’Ici, o i fondi FAS e FSE, dirottati verso il Nord, sono solo tra gli esempi più significativi di quanto il Sud stia a cuore a questo governo leghista.
Un luogo dove impiantare siti inquinanti per il “bene del Paese”, dove far fare affari alle solite lobbies: è questo che è per loro il Sud! Bisogna “fare” anche quando ad opporsi non sono solo le solite “minoranze rumorose” ma le stesse istituzioni locali. Si ricorre persino a leggi “ad aziendam”, come per la centrale a carbone che vogliono imporre a Saline Joniche e che, per legge regionale, non si può assolutamente realizzare.
Un immondezzaio dove occultare le porcherie delle loro fabbriche, “spalmandole” in lungo e in largo come le scorie della Pertusola di Crotone, o affossandole all’interno delle navi dei veleni. Non servono a nulla i tentativi di depistaggio e le minimizzazioni dei grandi rischi: vogliamo le bonifiche immediate che, nonostante le rassicurazioni, ancora non sono iniziate!
Una terra in svendita! Il governo delle grandi privatizzazioni che dopo acqua, rifiuti, trasporti locali, ora si appresta a privatizzare l’Esercito e la Protezione Civile (sì, è proprio vero!), ha regalato la Calabria alle grandi multinazionali come la francese Veolia che qui gestisce servizi primari come acqua e rifiuti.
Una terra che cade a pezzi, disastrata a causa di politiche scellerate, incuria e avidità, dove basta qualche giornata di pioggia a provocare frane e alluvioni. Non si affrontano problematicità gravi come i trasporti viari e ferroviari nel versante jonico, gli enormi disagi provocati dagli interminabili cantieri della SA-RC, la crisi della portualità, soprattutto a Gioia Tauro. Ma tanto c’è il ponte sullo Stretto che risolverà tutti i nostri problemi! Tanto, basta dirlo, come basta dire che si sono aperti i cantieri per far sapere al mondo che il ponte si farà! Poi se il cantiere è solo un pezzo di terreno recintato dove è stata tolta qualche erbaccia, è solo una sottigliezza…
Una terra che ha visto direttamente gli effetti delle politiche securitarie razziste e xenofobe nei tristi fatti di Rosarno. Nonostante le dichiarazioni dei vari difensori delle leggi razziali, quello che è successo nella cittadina pianigiana ha mostrato inequivocabilmente il fallimento totale di queste politiche. E ciò è pienamente dimostrato dal fatto che, per far fronte all’emergenza creata dalle norme sull’immigrazione, si è dovuto abdicare completamente alle stesse.
Per questo e tanto altro, noi domani saremo fuori dalla Prefettura a dire chiaramente che questo governo non ha alcuna volontà di affrontare le emergenze della nostra terra, che siamo stufi di essere presi in giro e che vogliamo risposte concrete e non solo proclami di facciata e impegni pre-elettorali.
Giovedì 28 gennaio, dalle ore 9, presidieremo la Prefettura di Reggio Calabria per manifestare la Calabria che non ci sta e si ribella!
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