Riparte il processo Nisticò: stringiamoci attorno alla famiglia!
Entra nel vivo il processo per la morte di Franco Nisticò, il presidente del Comitato per la SS.106 morto sul palco della manifestazione No Ponte di Villa San Giovanni del 19 dicembre 2009: mercoledì 25 maggio alle ore 11.00 inizia infatti la fase dibattimentale.
Ricordiamo che il processo vede come unico imputato la dottoressa Gaetana Morace, medico del 118 accusata di essersi rifiutata di intervenire per soccorrere Franco. Le accuse del PM sono chiare e prefigurerebbero una grave responsabilità da parte del medico che, con un intervento tempestivo, avrebbe potuto dare speranza di sopravvivenza a Franco, colpito da infarto.
Per stare vicini alla famiglia Nisticò invitiamo tutte e tutti a partecipare al presidio che si terrà presso il Ce.Dir. di Reggio Calabria in concomitanza con l’udienza, dove ribadiremo che per noi la dottoressa Morace non è la sola a dover stare sul banco degli imputati.
Non si possono non considerare le gravi responsabilità di chi ha voluto a tutti i costi creare un clima di tensione e di paura attorno alla manifestazione, terrorizzando i cittadini villesi e facendo chiudere scuole e esercizi commerciali.
Non si può giustificare chi ha gestito l’ordine pubblico, militarizzando un’intera città con uno spiegamento eccezionale di uomini e mezzi, per una manifestazione che, come tutte le precedenti, si preannunciava partecipata, festosa, colorata e determinata nel ribadire la volontà di difendere pacificamente questi territori da forme di devastazione vera e senza ritorno, rappresentate dai cantieri del Ponte.
E ancor di più non si possono trascurare le colpe del sistema sanitario calabrese, burocratico e inefficiente: un elefante mangiasoldi incapace di garantire servizi basilari che, in una città come Villa San Giovanni, centro di snodo del traffico continentale ed in un’area ad alto rischio per il transito marittimo e portuale, non prevede presidi di prevenzione e pronto intervento, sia sanitari che di protezione civile.
Mercoledì 25 maggio alle ore 11.00 al Ce.Dir per gridare forte contro l’abbandono del territorio e l’inutile sperpero delle risorse pubbliche, con la stessa voce di Franco Nisticò, per stare vicini alla sua famiglia e per ricordare che Franco non è morto invano.
Rete No Ponte – Nodo reggino
Rete per la Difesa del Territorio “Franco Nisticò”
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