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PER UN 25 APRILE ANTIFASCISTA

25 aprile

 


Antifascismo oggi è diventata una parola “demodé” in significati e contenuti. La retorica sterile della memoria sbiadita da un lato, ed un revisionismo storico dall’altra, l’hanno svuotata di contenuti, facendone una bandiera da sventolare un solo giorno all’anno (il 25 aprile per l’appunto), per poi ripiombare nell’oblio tutti gli altri giorni. 
Il prevalere di logiche populiste, con una spiccata propensione per il revisionismo e la dietrologia, ha portato ad un progressivo abbandono di quasi tutti i settori di intervento della sinistra, consegnando ad una destra sempre più arrogante ed invasiva quelli che erano stati i terreni storici di intervento sociale e di azione politica. 
Se oggi la destra, rimarcando il suo esser “sociale”, si occupa dei quartieri, degli ultimi -purché italiani. 
Se raccoglie cibo, medicinali, libri usati.
Se rivendica a sé addirittura figure come De André o Che Guevara. 
Se la guerra, l’uso della violenza, la sopraffazione, lo sfruttamento illimitato, la legge della giungla e del più forte, sembrano regolare le relazioni tra le persone, i popoli, con la natura; tutto ciò pone più di qualche problema di comprensione della fase storica, soprattutto a chi, come noi, si muove su un terreno sociale confuso, dove le parole d’ordine e destra e sinistra sembrano essere diventate contenitori vuoti di significato. 
Senza addentrarsi più di tanto in una disamina del grigio che caratterizza questa fase, crediamo fermamente, però, che alcuni capisaldi ci siano ancora e ben chiari per porre dei distinguo e degli ambiti di lavoro politico su cui convergere e da rivalorizzare nelle nostre pratiche quotidiane di resistenza e ricomposizione. 
Proviamo ad enunciarne alcune:
Per il mutualismo, la solidarietà e l’accoglienza
Per il diritto alla casa, all'alloggio adeguato, a fronte della miriade di vuoti abitativi, pubblici e privati
Per il diritto alla salute in una società sempre più escludente ed esclusiva
Per l'uguaglianza nella differenza contro ogni tipo di discriminazione razzista, sessista, omofoba, transfobica
Contro l’imposizione di grandi opere che violentano i territori e le popolazioni che vi insistono
Contro la violenza, la repressione ed il controllo sociale all’interno dei nostri territori
Contro la guerra ed il terrorismo, la criminalizzazione dei popoli, in primis palestinesi e curdi, ma senza dimenticare l’ostracismo che identifica i migranti come criminali tout court.
A partire da questi punti, ma con la certezza che altri emergeranno durante la discussione, all’interno della consueta giornata di festa per i 16 anni di attività del Centro sociale, vorremmo confrontarci con i gruppi e le realtà associative che su queste tematiche hanno pratiche quotidiane, per costruire insieme un 25 aprile antifascista, non retorico, ma che possa rinforzare e rilanciare quelle parole d’ordine che nessun nemico potrà mai stravolgere.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA:
ore 10.00: Fiera della Decrescita
ore 13.00: Assemblea dei produttori
ore 14.00: Pranzo sociale a base di carne di capra o menù vegano
ore 17.00: Assemblea cittadina” Costruiamo assieme pratiche antifasciste quotidiane. Contro ogni forma di discriminazione, violenza, guerra per un mondo di uguaglianza, solidarietà, giustizia sociale”
ore 20.00: Concerto del W.ISE A.FRICAN C.ULTURAL G.ROUP (WACG)