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Ancora in piazza per il diritto alla casa.
Ancora in piazza per il diritto alla casa!
11 ottobre dalle ore 10, a Piazza Italia (Rc).
Le associazioni ed i movimenti, riuniti nell’Osservatorio sul disagio abitativo (Un Mondo Di Mondi, CSOA A.Cartella, CSC Nuvola Rossa, COSMI, Ass. Territorialisti), insieme a Reggio Non Tace e Collettiva Autonomia), aderiscono all’iniziativa nazionale SFRATTI ZERO, promossa da Unione Inquilini.
Il presidio costituirà un'azione collettiva, promossa da molte famiglie alle quali il diritto alla casa è stato negato, ma tutta la cittadinanza è chiamata a sollecitare una politica abitativa efficace e l' utilizzo delle risorse esistenti ad oggi destinate ad altri fini.
Per l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria la garanzia del diritto alla casa secondo meccanismi ben strutturati non sembra essere una priorità. Sulla politica abitativa generale, a parte gli interventi positivi di tipo emergenziale dell’ex Polveriera e della Caserma Duca D’Aosta, in 4 anni sono state realizzate solo attività preliminari, servite a prendere tempo.
Il nuovo dirigente del settore Erp, Dr Daniele Piccione, in carica dal primo ottobre, dovendo dirigere un numero di settori minore rispetto al suo predecessore, potrebbe concentrare la sua azione sul settore ERP per mettere a sistema le azioni necessarie; il gruppo di lavoro che ha ben operato per l’ex Polveriera e la caserma Duca D’Aosta potrebbe essere impegnato a tal fine. Al di là dei possibili sviluppi positivi, fino ad oggi, le azioni necessarie ad una politica abitativa strutturale non sono state mai completate, piuttosto sono state portate a termine attività di segno opposto.
In 4 anni il Comune non ha realizzato le verifiche sui circa 7000 alloggi popolari (comunali ed Aterp) esistenti a Reggio Calabria che, secondo la legge vigente, permetterebbero il recupero di qualche centinaio di alloggi da assegnare alle famiglie vincitrici del bando, a quelle in emergenza abitativa e per l'effettuazione dei cambi alloggio. Il Comune non ha provveduto ad effettuare le azioni di manutenzione degli alloggi non avendo utilizzato i fondi derivanti dai canoni e dalle vendite degli alloggi.
Nel 2016 il Comune ha invece provveduto (prima con delibera di Giunta e poi di Consiglio Comunale) a stornare per altri interventi ben 11 milioni di euro del Decreto Reggio destinati a realizzare nuovi alloggi, negando in questo modo la casa a circa 160 famiglie.
Il Comune e l’Aterp continuano a portare avanti la vendita degli alloggi erp, senza effettuare nessun piano di acquisto di nuovi alloggi, anche se questo si potrebbe realizzare facilmente grazie alle migliaia di unità immobiliari vuote esistenti nella città. È evidente quindi il programma di dismissione progressiva del patrimonio ERP e l' inesorabile demolizione del welfare abitativo, a discapito della garanzia del diritto alla casa per le famiglie in disagio abitativo.
E’ quindi urgente e indispensabile unire le forze: l’11 ottobre famiglie, associazioni e movimenti facciano ancora una volta sentire la propria voce per il diritto fondamentale alla casa.