Giornata nazionale di mobilitazione a sostegno del popolo curdo e per la libertà di Abdullah Öcalan
Nei giorni scorsi l’Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia e la Rete Kurdistan Italia hanno diramato un appello per una giornata di mobilitazione per il 12 novembre a sostegno del popolo curdo e per la libertà di Abdullah Öcalan. Questo dopo che la repressione del governo e del presidente turco ha raggiunto un nuovo picco: Selahattin Demirtas e Figen Yüksekdag e altri 11 deputati del Partito Democratico dei Popoli (HDP) sono stati arrestati in tutta la Turchia. Questi arresti per un partito colpevole solo di aver superato l’antidemocratica soglia del 10% e ottenere 59 seggi nel Parlamento turco, seguono quelli dei co-sindaci della Municipalità di Diyarbakir, Gülten Kisanak e Firat Anl: ad oggi circa 30 sindaci curdi eletti democraticamente si trovano in carcere e altri 70 sono stati destituiti dal governo centrale, per essere sostituiti con burocrati turchi.
Dal tentativo di colpo di stato del 15 luglio, il fascista Erdogan ha colto l’occasione per eliminare qualsiasi opposizione. Con la dichiarazione dello stato di emergenza, migliaia di dirigenti, consiglieri comunali e provinciali, sono stati incarcerati con accuse prive di fondamento. Non c’è libertà di espressione e di stampa, libertà accademica, né un sistema giudiziario giusto e indipendente. Sono stati epurati migliaia di accademici, docenti, avvocati e giuristi. Con i decreti del governo oltre 170 organi di informazione sono stati vietati. Più di 130 giornalisti sono in carcere, compresi autori e intellettuali di fama internazionale. Più di 80.000 persone sono state poste in detenzione e in gran parte si trovano ancora in carcere.
Il 12 novembre non è una data qualsiasi: è l’anniversario dell’arrivo a Roma del Presidente Abdullah Öcalan. Le sue proposte per una soluzione politica della questione curda e per la democratizzazione della Turchia oggi si confermano più che mai valide. Anche per questo, nell’esprimere la nostra preoccupazione per il perdurare della sua segregazione, chiediamo la liberazione di Abdullah Öcalan e di tutti prigionieri politici.
Il 12 novembre a Reggio Calabria farà tappa il No Tav Tour. Oggi il Movimento No Tav in Italia rappresenta una lotta che ha molte similitudini con quella curda, parlando di difesa del territorio, di autogoverno, di comunità libere e ribelli, e sta pagando un caro prezzo in termini di repressione e di procedimenti giudiziari che gravano sugli attivisti. Per questo, durante l’iniziativa prevista al c.s.o.a. Cartella dalle ore 18, ci sarà un momento di solidarietà con il popolo curdo. Sarà occasione per esprimere la nostra solidarietà e sostegno a Andrea, l’attivista No Tav che, seguendo l’esempio di Nicoletta Dosio, ha deciso di disobbedire all’obbligo di firma, e che proprio in un viaggio nei territori curdi abbiamo avuto il piacere di conoscere.
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