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Gennaio
27
2008

Vicini ai portuali di Gioia Tauro

Scritto da MDT Calabria

striscione1Alle 01,00 del 26 gennaio, per l'inizio dello sciopero proclamato dal Coordinamento dei portuali di Gioia Tauro, una delegazione del presidio permanente di Contrada Cicerna, si è recata davanti ai cancelli del porto gestito dalla Mct, per portare solidarietà e vicinanza a questi lavoratori autorganizzati che lottano per la loro dignità. E così sarà nuovamente alle 7,00 del 31 gennaio, quando partiranno le già proclamate 72 ore consecutive di sciopero, se non verrà accettata la richiesta della riapertura del tavolo negoziale.

Di seguito il comunicato di solidarietà e quello del Coordinamento dei Portuali che confermano la mobilitazione. 

DAL PRESIDIO PERMANENTE DI CONTRADA CICERNA
SOLIDARIETA' E VICINANZA AI PORTUALI DI GIOIA TAURO

Esprimiamo solidarietà e vicinanza ai lavoratori portuali che in questo momento, nonostante gli attacchi strumentali operati da chi persegue interessi personali anteponendoli all'interesse collettivo dei lavoratori, lottano con onestà, dignità, coraggio e determinazione per migliorare la condizione operaia.

La nostra esperienza di movimento che in questi lunghi mesi ci ha visti impegnati in estenuanti lotte contro l'inaudita e violenta aggressione ambientale nei confronti della Piana di Gioia Tauro, oggi ci vede in presidio permanente, 24 ore su 24 di fronte all'inceneritore, per difendere la nostra salute e pretendere un modello di sviluppo che non violenti la peculiarità di un territorio meraviglioso e dalle enormi potenzialità agricole e turistiche e per urlare il nostro sdegno verso quei politici di piccolo cabotaggio che con la complicità di conduttori tv compiacenti, fanno a gara nel dichiarare che la situazione campana è conseguenza dell'opposizione dei cittadini verso gli inceneritori.

La manifestazione del 22 dicembre scorso, momento importante di partecipazione popolare e punto di partenza di un percorso di rivendicazione dei propri diritti da parte dei cittadini della Piana ha visto un colorato corteo di portuali in tuta arancione che manifestavano a fianco delle popolazioni.

Quegli ottomila manifestanti hanno riconosciuto la coerenza, il senso di responsabilità e l'onestà intellettuale di quei lavoratori, che con coraggio hanno raccolto il nostro appello a scioperare e a scendere in piazza, ed hanno tributato loro affetto e solidarietà.

Sappiamo bene, per averlo vissuto sulla nostra pelle, come determinate informazioni veicolate ad arte, siano usate dai poteri forti per far ritenere ai cittadini e ai lavoratori che forme legittime di agitazione e protesta, tutelate dalla Costituzione, siano invece espedienti per tutelare non meglio identificati interessi o peggio ancora per arrecare danno a qualcuno e non per ottenere il riconoscimento di propri diritti che è invece la sacrosanta verità.

Per questo motivo, in uno dei momenti più difficili degli ultimi anni per i nostri territori, ribadiamo il nostro appoggio e sostegno al coordinamento dei portuali di Gioia Tauro ed a tutti i lavoratori onesti.

Gioa Tauro, 25 gennaio 2008

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UNO SCIOPERO GIUSTO E LEGITTIMO

Preso atto che MCT non vuole aprire un confronto negoziale serio e teso effettivamente ad affrontare e risolvere le questioni che rendono pesante la condizione operaia dei lavoratori, particolarmente sul piano economico, avendo rifiutato anche la mediazione posta in essere dal Prefetto di Reggio, è stato confermato lo sciopero di 24 ore dalle 01,00 del 26 alle 01,00 del 27 gennaio 2008. L'assemblea dei lavoratori convocata alle ore 12,00 del 26 gennaio nel piazzale davanti l'entrata del porto, dovrà decidere come attuare il proseguimento della lotta.

Il coordinamento, respinge fermamente la posizione aziendale sulla illegittimità dello sciopero, dichiarando che esso viene attuato in violazione dell'accordo sottoscritto dalle parti il 18 maggio 2007 in Prefettura. Alla posizione della Mct, inoltre, si è aggiunta quella dei soliti "guastatori" che ha l'unico scopo di portare disorientamento tra gli operai.

Riteniamo pertanto giusto ribadire le ragioni a sostegno della vertenza.

Dopo la sottoscrizione dell'accordo richiamato, abbiamo costatato la tenace volontà aziendale di non porre in essere con il coordinamento un corretto rapporto di relazioni sindacali, così come previsto e subordinato nella clausola posta dal coordinamento sull'accordo più volte richiamato. Vero è che negli incontri che la Rsa ha avuto con Mct, si è solo registrato che l'azienda non aveva volontà di risolvere le questioni sollevate (vertenza autunnale, ...). Non solo. Per ottenere qualche piccolo risultato (tipo il pagamento della retribuzione entro il mese), si è sempre dovuto minacciare di proclamare sciopero.

Con questo atteggiamento la Mct, non tenendo minimamente conto della protesta operaia dell'inverno passato che ha messo allo scoperto la pesante condizione dei lavoratori, ha ritenuto di assumere con il coordinamento un comportamento di inaccettabile ed inconcludente rapporto negoziale, così come impostato con le altre rappresentanze sindacali.

A questa situazione, si è aggiunta la pesante questione economica. È bene ricordare che di quanto previsto economicamente dal contratto integrativo (da un minimo di 1.900 circa ad un massimo di 4.000 euro circa quale premio di produzione annuale) nell'anno '2007, attesa l'impossibilità di raggiungere i parametri produttivi previsti, solo una parte di lavoratori ha percepito un massimo di 200 euro e perché, sotto la pressione sindacale, l'azienda ha ridotto sensibilmente i parametri produttivi del secondo trimestre. Questo fatto ha confermato - come avevano contestato i lavoratori nelle assemblee che bocciarono la bozza di contratto integrativo a suo tempo - che i livelli produttivi previsti non possono essere raggiunti e, quindi, vengono vanificati gli effetti economici contrattuali rimanendo, però, inalterati gli obblighi previsti per i lavoratori. E questo nonostante che l'azienda abbia aumentato la produttività di circa il 21%, tornando ad essere tra i primi operatori del Mediterraneo.

Tenendo comunque conto degli impegni assunti con l'intesa del 18 maggio 2007, nonostante che la mancanza di corrette relazioni sindacali da parte di Mct rendessero inadempiente l'azienda, il coordinamento ha impostato la "vertenza economica straordinaria" concernente, proprio per non violare gli accordi vigenti, la richiesta di un anticipo sui futuri miglioramenti economici, per tentare di recuperare - in parte - la pesante perdita economica derivante dalla mancata erogazione del premio di produzione.

Queste sono state le valutazioni alla base della vertenza, sottoposte ed approvate dalle assemblee del 5 e 6 dicembre 2007.

Del resto, come abbiamo avuto modo di scrivere più volte, il coordinamento è nato per tentare di migliorare la condizione dei portuali e non certamente per essere un sindacato per il quale hanno "aggiunto un posto a tavola". Questo è il nostro ruolo e questo riteniamo doveroso fare. Quindi lo sciopero non solo è giusto perché è l'unica arma che hanno i lavoratori per difendere i propri diritti e portare a casa uno stipendio dignitoso, ma è anche legittimo perché non è altro che una risposta all'arroganza e alle violazioni della azienda che, oltretutto, continua ad elargire liberalità economiche e promozioni a proprio discrezione e senza alcuna regola. Dobbiamo far capire alla Mct, tramite il suo stesso linguaggio e cioè quello della forza, che i lavoratori sono stanchi di essere presi in giro e che pretendono il massimo rispetto per il loro lavoro.

Lavoratori, diamo una risposta ferma e decisa all'azienda ma anche a chi, come i "guastatori", hanno un solo obiettivo: quello di rompere un movimento che non ha altro interesse se non quello degli operai.

Il Coordinamento Portuali
Rosarno, 25 gennaio 2008