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Giugno
19
2012

Solidarietà ai lavoratori di Basiano

Scritto da c.s.o.a. Angelina Cartella

La rete di lavoratori, produttori e consumatori, italiani e stranieri, esprime la sua totale solidarietà ai lavoratori di Basiano che lottano ogni giorno contro condizioni di lavoro e di vita che li vogliono sfruttati e silenziosi e che negli ultimi giorni hanno resistito alle violente cariche di polizia e carabinieri.
Da quattro anni, nelle cooperative della grande distribuzione del Nord Italia, centinaia di lavoratori, principalmente immigrati, hanno alzato la testa e si sono organizzati, con il sostegno di alcuni sindacati di base, per dire basta allo sfruttamento imposto dal capitale privato ed al precariato di Stato a cui sono costretti tramite la complessa catena di esternalizzazioni ed appalto di servizi.
La lotta di questi lavoratori è emblematica e rappresentativa dei costanti attacchi a cui sono sottoposti i lavoratori, immigrati e non; gli stessi attacchi che da diversi anni, come rete nazionale, denunciamo dalle campagne di tutta Italia,  come braccianti, contadini, militanti, a partire dalla oramai nota rivolta di Rosarno.
Questi lavoratori soffrono per le sistematiche violazioni dei propri diritti e si ritrovano ad essere parte  della stessa filiera, che comincia appunto nelle campagne con la produzione e la raccolta, attraversa l’intero Paese, e non solo, a bordo di camion e treni, e termina sugli scaffali dei grandi centri commerciali, grazie a lavoro di facchini e magazzinieri, stritolati negli ingranaggi di quella macchina di sfruttamento denominata Grande Distribuzione Organizzata.
Una filiera questa, lunga e piramidale, dove naturalmente si insediano precariato, sfruttamento e caporalato, e dove la contrazione dei costi di produzione si pratica solo ai danni della forza lavoro. Meccanismo questo che è stato possibile attivare grazie ad una “regolamentazione selvaggia” dei rapporti di lavoro, iniziata diversi anni fa in questo paese e che con l’attuale crisi economico-finanziaria ha trovato maggiore spazio e giustificazione, anche per mezzo di sedicenti cooperative che tanto nelle campagne quanto nelle metropoli altro non rappresentano che una forma legalizzata di caporalato.
Siamo dunque convinti che la ricomposizione, l’organizzazione e l’unità dei lavoratori tutti, italiani e stranieri, impiegati (e sfruttati) nelle campagne, così come nelle centinaia di cooperative - che oramai gestiscono ogni servizio in questo paese - è ora più che mai necessaria, per lottare insieme, contro il precariato, lo sfruttamento, i manganelli e gli arresti.

M.A.I.S. - Movimento per l’Autosviluppo l’Interscambio e la Solidarietà
B.S.A. - Brigate di Solidarietà Attiva
O.M.B.- Osservatorio Migranti Basilicata
c.s.o.a. eXSnia
Osservatorio Antirazzista Territoriale - Tor Pignattara
EQUOSUD
- auto produzioni equo e solidali
AFRICALABRIA - donne e uomini senza frontiere, per la fraternità
c.s.o.a Angelina Cartella - Reggio Calabria