Questo sito web utilizza i cookies per gestire l'autenticazione, la navigazione, e altre funzioni, utilizzandolo tu accetti l'uso dei cookies sul tuo dispositivo.

View e-Privacy Directive Documents

Hai disabilitato i cookies. Questa decisione può essere modificata.

Hai acconsentito all'utilizzo dei cookies sul tuo dispositivo. Questa decisione può essere modificata.

Novembre
13
2010

Il 17 novembre in piazza anche a Reggio Calabria contro il Ddl Gelmini e contro i tagli in finanziaria

Scritto da Collettivo UniRC - UDS Reggio Calabria

Di seguito il comunicato "calabrese" degli studenti medi e universitari
L'appuntamento per Reggio Calabria è alle ore 9.00 a Piazza De Nava

Il 17 Novembre è una data storicamente importante, che impone una riflessione, come da quel lontano 1939, sia ancora una volta che dalla voce degli studenti che si alza il coro più fragoroso del dissenso.
Abbiamo, quindi, la responsabilità di porci come soggetto critico nei confronti delle derive sociali e politiche che investono e travolgono, non solo il nostro presente, ma soprattutto il nostro futuro. Come studenti calabresi viviamo la situazione con una maggiore apprensione, viste le condizioni di partenza assai peggiori di molti altri territori, le quali però ci spingono ad impegnarci nella lotta con maggiore enfasi e ritrovare nella condivisione di un percorso unitario una spinta ulteriore.
Il 17 Novembre non è quindi solo una giornata del ricordo, ma deve considerarsi progettualità in atto, un momento quindi di condivisione di quelle idee attraverso le quali porre un ostacolo ad un disegno che mira all’annientamento del sapere pubblico, ponendo di fatto buona parte della popolazione nell’impossibilità di poter accedere a tutti i livelli della conoscenza.
Mascherare col fantoccio della riforma una serie di tagli orizzontali, che hanno il solo scopo di dirottare fondi pubblici nella macina dei general contractors, degli istituti di credito e delle multinazionali, è solo l’estremo tentativo di chi non ha interesse ad investire nello sviluppo reale del paese.
Si preferisce non bloccare gli ingranaggi di un sistema di poteri che traggono forza dalle speculazioni sulle grandi opere, sulle emergenze e sulla svendita dei territori al miglio offerente.
Si spinge su manovre economiche, che prosciugano le risorse pubbliche in favore delle spese belliche, si disincentiva la ricerca favorendo il ritorno al nucleare e la proliferazione di inceneritori e centrali a carbone.
Si sfruttano i media per incentivare la diffidenza, la paura e l’odio contro le “diversità”, si getta la società nel baratro dell’omofobia e della xenofobia, baratro dal quale si sfugge solo attraverso la conoscenza e la capacità critica, due valori sociali che spaventano chi vorrebbe avere sotto di se non dei cittadini responsabili, ma un ameno “popolo bue”.
E’ per opporci a tali disegni, che noi studenti torneremo nelle piazze e nelle strade, è per denunciare il totale disinteresse del governo per uno stato sociale che continueremo a riempirle.
Noi oggi ci rivolgiamo ai lavoratori, alle famiglie e ai migranti, ci rivolgiamo quindi a quei soggetti che da troppo tempo non occupano un posto negli interessi dei governi, che da troppo tempo chiedono la possibilità di poter condurre un’esistenza degna di essere vissuta.

Per un rilancio dell’istruzione
Per un’universita sociale e di qualità
Per un mondo del lavoro non contaminato dalla precarietà

Il 17 Novembre a Cosenza e Reggio Calabria gli studenti medi e universitari saranno insieme ancora una volta, uniti nel segno di un cambiamento dal basso, per costruire un nuovo percorso che possa rilanciare il nostro futuro.