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Ottobre
29
2006

Report Assemblea meridionale CS 28.10.2006

Scritto da Realtà antagoniste del Sud

Report Assemblea meridionale delle realtà di movimento
Cosenza  28/29 Ottobre 2006

sud_antagonista L'assemblea meridionale di movimento, promossa dalle realtà antagoniste del sud, tenutasi a Cosenza il 28 e 29 Ottobre scorso, ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di persone in rappresentanza di realtà, collettivi, centri sociali, sindacati di base e movimenti delle regioni meridionali. L'analisi della fase politica con il continuismo neoliberista del nuovo governo è stato al centro del confronto che ci ha visto impegnati in questi due giorni nell'intento di riposizionare in maniera autonoma l'azione delle realtà di movimento e rilanciare l'opposizione sociale a partire dal sud.

In Italia, come nel resto dell'occidente, la globalizzazione economica capitalista si è tradotta in una compressione dei salari e dei redditi da lavoro che, uniti all'aumento dei prezzi ed alla privatizzazione di servizi e risorse, hanno dimezzato il potere d'acquisto dei lavoratori. Nel sud il medesimo processo si è tradotto in un tragico immiserimento senza sbocchi, come dimostrano gli indicatori dell'occupazione e la ripresa delle migrazioni interne, oltre che in uno spaventoso aumento delle fasce di emarginazione ed esclusione sociale. A Milano come a Napoli i nuovi contratti di lavoro sono di tipo precario e a tempo determinato, ma nel sud la precarietà riguarda gran parte del lavoro essendo per lo più lavoro nero. Qui la storica carenza di servizi e di infrastrutture va a sommarsi ad un sistema di accesso al lavoro ed alle risorse caratterizzato ancora dalla clientela e dal favore, che specie in campagna elettorale funziona ancora molto bene. Del diritto all'abitare meglio non parlarne, in una situazione di crisi generale "il mattone" diventa il principale bene di investimento e speculazione, così con l'abolizione dell'equo canone (approvato dal passato governo di centro-sinistra) i fitti hanno perso ogni freno e moderazione.

In questi giorni si ritorna a parlare dell'emergenza sicurezza. Noi siamo fermamente contrari all'invio dell'esercito ed all'aumento di forze dell'ordine perché pensiamo che sia l'ennesima operazione ideologica del tutto strumentale ed inutile. Le uniche emergenze per il sud sono la casa, il lavoro, i servizi ed il reddito per tutti! Le stesse organizzazioni criminali sono diventate delle grandi holding operanti in stretta connivenza con i poteri costituiti ed accrescono la loro presenza sui mercati; dalle grandi opere, ai rifiuti, fino a quello delle droghe, condizionando ulteriormente l'economia locale ed  il mercato del lavoro. Infatti se dietro grandi affari (inceneritori, ponte sullo stretto, nuove centrali, infrastrutture, privatizzazioni) ci sono sempre le stesse lobbies (Impregilo, Caltagirone, Energy plus...)  con la logica del subappalto si realizzano  illecite spartizioni che rafforzano il perverso connubio di poteri, naturalmente con ulteriori riduzioni in termini di sicurezza sul lavoro e per la salute pubblica. Nel Mezzogiorno il problema è l'assenza permanente e strutturale di reddito e garanzie, per vivere non semplicemente per il periodo limitato di ricerca tra un lavoro ed un altro. In questa somma di bisogni insoddisfatti che genera miseria, violenza criminale, degrado, ma anche ribellione (Acerra, Melfi, Scanzano...) crediamo vadano rintracciati i fili e l'azione di un percorso comune delle realtà di movimento al Sud.

La politica ufficiale ed il sistema dei partiti quando non è complice, è del tutto incapace di affrontare questa drammatica situazione e sempre più frequentemente fa ricorso alla logica dell'emergenza come se questi problemi non costituissero invece l'ordinarietà. Sospensioni del diritto, a base di commissariati straordinari e leggi speciali, si rinnovano come gli unici strumenti di intervento per erogare nuovi finanziamenti funzionali a vecchie spartizioni, ma intanto poco o niente cambia. Così il sud continua ad essere il serbatoio di mano d'opera per il capitale, un grosso mercato per i suoi beni ed insieme la sua discarica di rifiuti tossici e nocivi. I più colpiti da questo modello sono ovviamente i lavoratori, i precari, i disoccupati, gli esclusi da/con  cui  ripartire per una seria opposizione sociale al continuismo liberista che anche questo governo esprime mentre agita un'ipocrita redistribuzione sociale. Basta vedere i tagli al sociale della nuova finanziaria, che nel frattempo aumenta considerevolmente le spese militari e lascia precari il lavoro e le condizioni di vita della maggioranza. Tagli alla sanità, alla formazione, agli enti locali, blocco delle assunzioni, TFR scippato per finanziare grandi opere, tanti soldi regalati alle grandi imprese costituiscono la ricetta per rispettare i parametri di compatibilità a livello europeo ed anche l'unico obiettivo della politica economica. In questo quadro il centro sinistra, accreditato anche dagli industriali, rischia di essere l'artefice di un pericoloso piano di riforme volto alla dismissione dell'apparato e delle risorse pubbliche, nonché delle residue garanzie lavorative e quindi il vettore di una progressiva precarizzazione sociale. Decisivo in questo senso è il ruolo di oggettiva copertura della cosiddetta sinistra radicale che, al di là di qualche balbettio, ha scelto di garantire il suo apporto e le sue poltrone, dal ri/neo finanziamento alle missioni di guerra fino alla finanziaria. Gli stessi sindacati confederali, al di là di alcune componenti critiche, gia si sono predisposti alla ripresa della concertazione con il governo amico ed il rischio concreto è quello di un'opposizione reazionaria e corporativa manovrata dalle destre in parlamento come nelle piazze.

Senza voler semplificare le differenze territoriali presenti al sud, riteniamo indispensabile continuare una comune riflessione  per ricostruire discorsi e pratiche comuni di conflitto. Crediamo che sia giunto il tempo di dare vita ad un soggetto politico autonomo, capace di valorizzare in chiave unitaria le resistenze e le ribellioni che questi territori producono, per dare senso e gambe ad un nuovo meridionalismo che per semplicità definiamo antagonista e di classe. Siamo convinti che disoccupazione, precarietà, lavoro nero, insufficienza di servizi, privatizzazioni, devastazione dell'ambiente e della salute, controllo sociale e militarizzazione siano le coseguenze comuni di un modello di sviluppo utile solo agli interessi di lobbies e multinazionali. La stessa filosofia delle grandi opere, (dal ponte sullo stretto, agli inceneritori, dalle nuove centrali ai rigassificatori, da Bagnoli alla Salerno-Reggio Calabria) non rappresenta una prospettiva di sviluppo accettabile per il sud ma soltanto un modo per drenare soldi pubblici in funzione di profitti privati al prezzo di un devastante impatto sull'ambiente e la salute.

Sulla base di queste considerazioni e di questi intenti ci diamo appuntamento per una nuova ASSEMBLEA MERIDIONALE da tenersi a NAPOLI nella metà di Marzo con lo scopo di proseguire il confronto ed ampliarne la partecipazione. Con l'assemblea di Cosenza abbiamo verificato la disponibilità di molte realtà di movimento del sud a rimettersi in cammino per la costruzione di un percorso politico e sociale che nasca dal basso e viva del protagonismo di quanti sono sfruttati, precarizzati, esclusi da questo modello di società. Con l'Assemblea di Napoli vorremmo provare ad approfondire le contraddizioni ed i bisogni di questo sud per trovare un comune modo di resistere, di parlare, di immaginare  alternative. Lavoreremo perciò a partire dai luoghi sociali e dai territori dove siamo per incrementare la partecipazione, attivando ambiti di confronto a carattere territoriale e regionale, in maniera che anche le piccole ma preziose realtà della provincia siano pienamente coinvolte. Intendiamo costruire prima dell'assemblea di Napoli una serie di convegni tematici preparatori che possano costituire la base per una discussione più efficace nella ricerca di strumenti, pratiche, campagne ed obbiettivi comuni.

Segnaliamo che dal confronto di questa due giorni sono emersi almeno 4 iniziali assi di ragionamento da mettere al centro della prossima assemblea:

  1. Politica delle grandi opere e privatizzazione dei beni comuni. Impatto del modello di sviluppo sulla salute e sull'ambiente. Le alternative possibili
  2. Trasformazioni dell'apparato produttivo e ricadute socioeconomiche. Reddito, lavoro e servizi contro la precarietà lavorativa e la precarizzazione sociale
  3. Ulteriore militarizzazione dei territori dentro i nuovi scenari della guerra infinita. L'europa fortezza, i flussi migratori e la prospettiva dell'euromediterraneo
  4. controllo sociale, repressione, carcere: come uscire dall'emergenza strumenti di comunicazione e nuove tecnologie

In conclusione della due giorni di Cosenza le situazioni e i compagni presenti si riconvocano per la prossima Assemblea Meridionale da tenersi nel mese di Marzo a Napoli, per la quale preparare un prossimo volantone

Concordano di promuovere e partecipare in maniera unitaria come Realtà Antagoniste del Sud alle prossime scadenze di movimento previste.

  • Il corteo nazionale del 4 Novembre prossimo a Roma contro la precarietà
  • Lo sciopero generale del 17 Novembre indetto dal sindacalismo di base con cortei regionali
  • La manifestazione nazionale del 18 Novembre a sostegno del popolo palestinese e contro la guerra
  • Il presidio di solidarietà con gli imputati del processo al "Sud Ribelle" sotto il tribunale di Cosenza il 28 Novembre in occasione dell'audizione del capo della Polizia De Gennaro

Si impegnano a promuovere una campagna di informazione e sostegno al supporto legale di Cosenza, impegnato nel processo al Sud Ribelle, attraverso la costruzione di momenti di informazione e tour di gruppi musicali.

Raccolgono l'appello lanciato dell'EZLN con la sesta dichiarazione per una "otra campagna" ed aderiscono ai prossimi incontri intercontinentali previsti in Chiapas a partire dal prossimo mese di Dicembre.

Realtà Antagoniste del Sud
Cosenza, 28/29 Ottobre 2006

Per info e adesioni :
Campania:info@noglobal.org - www.noglobal.org
Calabria:csoacartella@ecn.org - www.csoacartella.org
Sicilia:exkarcere@hotmail.comwww.ecn.org/excarcere