Report Assemblea Mutuo Soccorso 09.12.2006
Sabato 9 dicembre a Venaus si è tenuta la terza assemblea della
RETE DI MUTUO SOCCORSO CONTRO LE GRANDI OPERE E LE NOCIVITA'
I giorni 8, 9 e 10 dicembre, si festeggiava a Venaus l'anniversario della liberazione dei terreni verificatasi un anno fa in seguito ad un'imponente manifestazione popolare. Si è trattato di tre giorni intensi e partecipatissimi, ricchi di incontri ed iniziative.
Nella giornata centrale, quella di sabato 9 dicembre, si è tenuta la terza assemblea della rete di mutuo soccorso contro le grandi opere e nocività. L'assemblea ha visto la presenza, oltre che di un gran numero di abitanti della Valle di Susa, anche di molti rappresentanti di comitati che lottano per la difesa del territorio in tutta Italia (riporto un elenco in fondo a questo breve resoconto).
Questa rete di mutuo soccorso è nata al termine della marcia da Venaus a Roma della scorsa estate, nell'assemblea tenutasi nella sala della Protomoteca il 15 luglio, e si è nuovamente riunita il 14 ottobre al Forte Prenestino a Roma.
Ha aperto l'assemblea di sabato 9 dicembre la testimonianza di una ragazza dei Paesi Baschi, dove proprio in questo momento i comitati locali stanno cercando d'impedire l'avvio dei cantieri dell'alta velocità in quella zona.
Riporto in allegato l'intervento di Claudio Cancelli a nome dei comitati notav della valle di Susa, che ha dato inizio al dibattito.
I diversi interventi hanno evidenziato quanto sia sentita l'esigenza di mettere in rete e di rafforzare i legami tra i diversi comitati che in Italia lottano per la difesa del territorio e dei beni comuni, in modo che tali realtà possano soccorrersi a vicenda e scambiarsi preziose informazioni. Le adesioni alla rete stanno peraltro crescendo come cresce l'entusiasmo per tale iniziativa. E' stata inoltre più volte ribadita la profonda delusione nei confronti della politica partitica, tanto di centro destra quanto di centro sinistra e la profonda convinzione che solo un forte movimento dal basso, popolare e trasversale possa opporsi con speranza di successo all'attuale politica di rapina dei territori e della ricchezza comune.
Qualche accenno alle proposte emerse:
La rappresentante vicentina dei comitati contro l'aeroporto militare statunitense Dal Molin ha raccontato della imponente manifestazione di 30 mila persone che hanno attraversato Vicenza il 2 dicembre epr ribadire il loro no a un' opera devastante sul piano ambientale ed eticamente riprovevole come possono esserlo tutte le infrastrutture costruite per scopi bellici, inoltre ha proposto di organizzare assemblee popolari invitando le altre realtà invitando le altre realtà che si stanno battendo contro infrastrutture e nocività varie.
Angela dei comitati nomose ha riassunto la situazione per quanto riguarda i lavori per il MOSE, in questo momento molto critica, ammettendo che i comitati nomose sono forse in questo momento l'anello debole della rete. Vedrebbe pertanto con favore un'iniziativa della rete stessa a Venezia.
Massimo dei comitati no off-shore di Livorno ha proposto un manifesto per la rete: un testo snello e semplice, nel quale elencare a che cosa siamo contrari e a che cosa invece siamo favorevoli in linea generale; si tratterebbe di una sorta di manifesto "etico", al quale sta peraltro lavorando e che quindi sarà quanto prima disponibile per la discussione.
Lino Balza, di Medicina Democratica di Alessandria ha lanciato diverse proposte: usare la rete per la solidarietà tra i diversi comitati aderenti (e questo rientra nello spirito originario della rete stessa); una manifestazione nazionale di tutti i movimenti in luogo da definirsi; discutere se trasformare la rete in un partito equidistante tanto dal centro-destra quanto dal centro-sinistra. Quest'ultima proposta è fondamentalmente lontana e si potrebbe definire in antitesi allo spirito in base al quale la rete è nata. Si tratta della prima ed unica volta che una proposta simile è stata fatta nell'ambito della rete a partire dalla sua creazione, non ha riscosso nessuna adesione e non è stata nè discussa nè ripresa nel corso dell'assemblea.
Un rappresentante del presidio di San Pietro di Rosà, dopo aver descritto l'interessantissima esperienza di cui è partecipe, ha invitato tutte le realtà aderenti alla rete ad un incontro presso il presidio di san Pietro (vicino a Vicenza).
In risposta i rappresentanti di tale presidio sono stati subito invitati a venire a raccontare la loro esperienza al presidio di Bruzolo in Valle di Susa.
Balduzzi dei comitati contro il terzo valico ha proposto di cercare il contatto anche con realtà differenti, come i lavoratori che hanno protestato contro l'utilizzo del tfr per finanziare le grandi opere..
Massimo Passamani di spazio aperto no inceneritore no tav di Trento ha proposto di abbinare l'eventuale prossima manifestazione nazionale con la prossima assemblea della rete. Ha peraltro lanciato l'invito a partecipare alla manifestazione no tav del 10 marzo prossimo a Bolzano, già decisa dai comitati locali.
Diversi interventi hanno ribadito l'eventualità di una manifestazione nazionale, ma l'assemblea ha lasciato nella sostanza da stabilirsi il luogo di tale manifestazione in base alle richieste di solidarietà da parte dei comitati aderenti.
La rete si munirà quanto prima di un sito internet, in fase di allestimento e il cui indirizzo sarà tempestivamente comunicato appena disponibile.
Luca Abbà dei comitati notav della Valle di Susa ha proposto di avviare la pubblicazione di un bollettino della rete e la proposta è stata accettata. Per il primo numero richiederebbe alle realtà aderenti: Chi siete? Quale realtà territoriale rappresentate? Quale idea avete riguardo al bollettino?
La redazione del giornale Sarà dura (webmaster@saradura.com), un giornale del movimento no tav in valle di Susa, mette a disposizione inoltre due pagine ogni numero per le diverse realtà aderenti alla rete.
Al termine del dibattito sono stati proiettati diversi filmati:
Il trailer del documentario sulla marcia Venaus-Roma di Adonella Marena (per info: djanet_film@fastwebnet.it)
Due spezzoni del lavoro Fratelli di tav nel quale Manolo del forte Prenestino e i suoi amici stanno raccogliendo testimonianze sui danni prodotti dal tav in tutta Italia
Un filmato inedito sui fatti della notte tra il 5 e il 6 dicembre del 2005 a Venaus
Una parte del filmato prodotto dal centro sociale Askatasuna e dal comitato di lotta popolare: No tav:fermarlo è possibile. Cronaca di una lotta popolare
Le tre giornate sono state seguite in diretta da Radio coperativa Padova
Erano presenti all'incontro rappresentanti delle seguenti realtà:
Comitati notav della valle di Susa, di Torino e della cintura; Comitato Emissioni Zero della Valle di Susa; assemblea permanente nomose; comitati noponte; comitati nopav; comitati contro il terzo valico; movimento umanista di Torino; comitati no off-shore di Pisa e di Livorno; comitati no Dal Molin di Vicenza; tavolo contro f-35 (cacciabombardieri); ITE: iniziative di trasporto europeo; Coordinamento Muoversi meglio di Reggio Emilia; Coordinamento Rifiuti Zero di Modena; Coordinamento Beni Comuni di Carpi; Collettivo Thomas Muntzer; Comitato difesa parco Sempione Torino; Radio coperativa Padova; spazio aperto no inceneritore no tav Trento; no tav Bolzano; rete notav Genova; rete ambientalista provinciale; Medicina Democratica Alessandria; coordinamento comitati ambientalisti Lombardia, comitati contro autostrade CR-MN e TI-BRE; comitato Val Pellice no tav; Nunatak( rivista di storia, cultura e lotte della montagna); associazione nascere liberi (per il ripopolamento delle montagne) Campanara, alta valle del Senio, alto Mugello; Territorio Precario Como; Legambiente canavese, no mediapolis no inceneritore; Comitato di San Pietro; meetup amici di Beppe Grillo
Un primo risultato della rete è stato il gemellaggio tra il Comitato emissioni Zero della Valle di Susa e il Presidio di San Pietro di Rosà (Vicenza). E' sato inoltre preso un contatto tra queste due realtà e il comitato contro l'acciaieria di Cremona (una piccola rete nella rete).
Nel complesso l'assemblea è andata molto bene e l'interesse e l'impegno per questa rete nazionale paiono destinati ad aumentare.
Sarà dura..., ma per gli altri!!!!
Un grande abbraccio a tutti, Vale
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