Due anni di rete nazionale permanente
Costituitosi il 14 luglio 2006 a Roma, il Patto Nazionale di Solidarietà e Mutuo Soccorso riunisce comitati, associazioni, movimenti e gruppi che operano a livello locale per la difesa del proprio territorio. Al Patto hanno aderito e continuano ad aderire numerose realtà in lotta contro le devastazioni ambientali e sociali, per affermare il diritto delle popolazioni residenti a partecipare alle scelte che ricadono sulla propria terra, per difendere il bene comune, combattere gli scempi causati da una politica energetica dedita ad arricchire le società straniere e impoverire l’Italia con centrali a carbone, inceneritori, rigassificatori, turbogas.
Anche la Calabria ha aderito portando le proprie vertenze all’interno di un disegno che svela la complementarietà tra le varie lotte nazionali: il Coordinamento No Ponte, il Comitato No Europaradiso e il Movimento "No alla Discarica" di Crotone, l’FMB - Federazione Municipale di Base di Spezzano Albanese, Cosenza, e l’MDT - Movimento per Difesa del Territorio Calabria si sono incontrate il 6 agosto 2007 al c.s.o.a. “Angelina Cartella” di Gallico, per costituire il Patto Regionale di Solidarietà e Mutuo Soccorso e dichiarare quanto le problematiche nazionali si facciano molto più drammatiche a causa delle carenze storiche di un Sud costretto a confrontarsi con un altissimo tasso di disoccupazione, l'insistenza di un capitalismo straccione ed arrogante, la compresenza di un'economia criminale diffusa e collusa con la classe dirigente.
A distanza di nove mesi, a Decollatura, nel catanzarese, le realtà aderenti al Patto Calabrese si sono incontrate per fare il bilancio di un anno di lavoro e lotte, per riflettere su una situazione sempre più asfissiante, contrastata dalla resistenza di una regione ancora in movimento, come non la si vedeva dai tempi della vittoria sulla centrale a carbone di Gioia Tauro, e che oggi è pronta alla mobilitazione contro il fantasma del Ponte sullo Stretto.
Una due giorni che è stata anche occasione per ragionare sul senso di “mutuo soccorso”, attraverso una prospettiva strategica che riesca ad articolare efficacemente le varie resistenze, e che ha inteso elencare le urgenze locali sulle quali riflettere ed agire in vista dell’incontro nazionale del Patto, tenutosi il 24 e 25 maggio a Riace, Reggio Calabria. Nello splendido borgo nella costa jonica reggina,si sono confrontate le realtà della Calabria, della Sicilia, della Basilicata e della Puglia le quali hanno condiviso le esperienze in difesa dei beni comuni, e discusso della necessità di ampliare la rete delle resistenze, promuovere nuove iniziative, costruire articolazioni più efficaci tra le diverse lotte, ragionare sul futuro del Patto.
“Sta terra è nostra e nun sa da tuccà” è il motto del Patto Calabrese, un ritornello antico che si veste di nuove speranze e nuovi entusiasmi, nuove capacità di dialogo tra generazioni, nuovi spazi per condividere esperienze diverse, nuovi stili di vita che praticano nella quotidianità l'obiettivo di un altro mondo possibile.
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