Dal PCL di Cosenza
Quando si viene a sapere che un posto come il Centro Sociale Angelina Cartella è stato incendiato, la prima reazione è sicuramente la rabbia.
Chi conosce il Cartella sa che è un presidio di democrazia vitale nella città di Reggio Calabria ed in tutta la regione, un luogo dove la democrazia partecipativa è il pane e l’organizzazione sociale è l’acqua. Un luogo che, se fosse clonabile, farebbe bene alla nostra regione, rafforzando la lotta al malaffare, alla corruzione, alla ‘ndrangheta e ad una classe dirigente inetta e scellerata.
Di certo non è semplice contenere questa rabbia, ma a conti fatti ci si può fare quattro risate sopra. Se il gruppo di imbecilli che ha agito questa notte pensava che sarebbe bastata un po’ di benzina ed un fiammifero per cancellare quanto in questi dieci anni il Cartella ha costruito, allora si sbagliavano di grosso.
Insieme a tutti coloro che hanno marciato insieme al collettivo del CSOA reggino non perderemo tempo: ricostruiremo il Cartella mattone per mattone, fino all’ultimo manifesto da attaccare alle pareti.
Non temano i bifolchi ed i loro eventuali mandanti, di certo politici: non ci vorrà molto tempo. Quando avremo finito brinderemo alle loro azioni, le quali avranno semplicemente dato la possibilità di dimostrare quanta solidarietà e forza ci sia intorno non ai luoghi, ma alle idee ed alle lotte che il Centro porta avanti.
Noi stavamo con il Cartella prima, continueremo a farlo a lungo.
Partito Comunista dei Lavoratori – Sezione di Cosenza “Adolfo Grandinetti”
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