Dal Collettivo Universitario Scarpe Rotte di Forlì
Notte tra il 14 ed il 15 maggio: prima danneggiano strumenti musicali e suppellettili, poi disegnano svastiche sui muri, poi danno fuoco alla struttura.
Questo il trattamento che è stato riservato al CSOA ANGELINA CARTELLA di Gallico (Reggio Calabria), un posto divenuto, grazie a dieci anni di lavoro ed impegno quotidiano dei militanti e delle militanti della città, uno dei simboli della Reggio che resiste, che non si lascia anestetizzare, della Reggio che sa che il cambiamento non può avvenire se non ci si mette in gioco in prima persona.
Cineforum, corsi di italiano per stranieri, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, concerti e mercatini equi e solidali (il tutto rigorosamente autofinanziato) evidentemente danno fastidio alle carogne che, rifacendosi ai valori del neofascismo, dopo svariati atti vandalici (la distruzione delle luci fuori dal centro, la colla nei lucchetti, la porta della cucina sfondata...), decidono di arrivare a dar fuoco a tutto, credendo di poter distruggere questa realtà.
Noi sappiamo che le nostre idee ed i nostri valori non si distruggono dando fuoco ad un edificio, le nostre lotte continueranno nonostante tutto, non basteranno gli atti ignobili di questi codardi a fermarci, nè a fermare i Compagni e le Compagne calabresi.
Poprio perchè consapevoli di ciò, vogliamo comunicare tutta la nostra solidarietà al Cartella, certi che non si arrenderanno e non lasceranno la città in mano ai codardi fascisti, ma anzi, ricominceranno a lavorare per portare avanti le idee e i valori a cui tutt* noi ci rifacciamo, a volto scoperto ed alla luce del sole.
La notte la lasciamo ai codardi.
I Compagni e le Compagne del Collettivo Scarpe Rotte
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