Dal Consiglio provinciale di Reggio Calabria
I vili atti vandalici che, nei giorni scorsi, sono stati perpetrati ai danni del Centro sociale “Angelina Cartella” di Gallico, ubicato nella periferia nord della città di Reggio Calabria e culminati in un incendio di natura dolosa, trovano ferma e risoluta disapprovazione e la conseguente condanna morale dei rappresentanti istituzionali di Palazzo Foti.
Stamane, il presidente del Consiglio Provinciale Antonio Eroi ha incontrato il consigliere Giuseppe Longo, componente dell’Ufficio di Presidenza, per stabilire a breve un incontro con le cariche direttive del “Cartella” al fine di testimoniare personalmente la loro vicinanza e solidarietà e, al contempo, manifestare l’interesse ed il coinvolgimento della Provincia di Reggio Calabria, alla vicenda che, superando i confini comunali, vista la risonanza mediatica dell’accaduto, ricade in ambito provinciale, ferendo la sensibilità di tutti coloro che credono fermamente negli ideali dell’associazionismo e dell’aggregazione culturale. La proposta di incontrare i rappresentanti del Centro sociale “Cartella”, subito concertata, stamane, vuole essere un segno concreto di tutela e conservazione di tutte le forme civili del vivere “associati”. “E’ nostro dovere – sigla il presidente Eroi – preservare ogni forma sociale che miri alla costruzione di una comunità libera ed emancipata che, nel confronto dialettico, trova la sua linfa vitale per generare nuovi costrutti ideologici che si integrino all’interno di un più vasto paradigma di idee e convinzioni sociali, politiche ed economiche”.
L’impegno concreto che la Provincia vuole testimoniare personalmente al “Cartella” è l’adesione ad azioni tempestive per rendere di nuovo fruibile ed accessibile il Centro e fornire un eventuale supporto alla ricerca di luoghi da adibire logisticamente alle attività del Centro in calendario. “Natura dell’uomo è la condivisione, lo scambio di idee e cose, donare e mettere in circolo le proprie competenze – ancora Eroi - per favorire l’avanzamento della società della conoscenza. Chi ostacola, fa ostracismo, distrugge tutto ciò che è costruito con il sudore della fede e degli ideali, è meritevole, oltre di quelle penali, anche di ferme condanne pubbliche, al di là del vestito politico che si indossa. La classe politica - conclude Eroi - deve incoraggiare ogni fermento culturale e coltivare le progettualità più interessanti ed emergenti del territorio come il “Cartella” di Gallico”.
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