Da Temerariamente
Abbiamo appreso dagli organi di stampa online del grave attentato subito dal Centro Sociale “A. Cartella”. Vogliamo innanzitutto dare la nostra solidarietà alle ragazze ed ai ragazzi che si spendono quotidianamente per tenere in piedi uno spazio sociale, in un territorio come quello di Reggio Calabria. Recentemente, abbiamo sottolineato la carenza di questi spazi in Città. Nonostante le polemiche apparse sulle testate giornalistiche nelle scorse settimane, la nostra Associazione non ha MAI chiesto la chiusura del Centro Sociale, né tantomeno contrastato o contestato una loro singola iniziativa. Tutt’altro. Ci siamo sempre prodigati per aumentare il numero di questi centri di aggregazione, a prescindere dall’appartenenza politica. La nostra condanna al vile gesto è ferma, senza SE e senza MA. Il nostro dovere di Cittadini impegnati in prima linea per il bene della Collettività, è quello di superare gli steccati ideologici; fare in modo che il confronto possa sempre avvenire sulla base del lavoro svolto e dei risultati ottenuti. E’ inaccettabile - alle soglie del 2013 - che ideologie (e relative metodiche) del passato interferiscano nella ricerca di soluzioni alle problematiche odierne. Il cancro che affligge la nostra Città è evidente. Non ha un colore , spesso è impalpabile, ma continua ad insediarsi nella nostra quotidianità. Degrado, abbandono, ignoranza: elementi che creano terreno fertile per la malavita (organizzata e non), che si palesa con attacchi vili come questo. Pertanto, nel ribadire la ferma condanna al gesto, inviamo un augurio di pronta rinascita al Centro “A. Cartella”, con la speranza di poter affrontare presto ed a viso aperto, i nemici comuni della Libertà di espressione e di associazione. Contestualmente, continuiamo a chiedere a gran voce che vengano aperti nuovi spazi sociali e centri di aggregazione, che sono l’unica soluzione possibile per contrastare questa situazione di devastazione ambientale ed umana, che affligge il nostro amato Territorio. Attacchi infami (notturni ed alle spalle!) che non appartengono certo al nostro stile di vita, non devono scalfire il lavoro svolto finora dalle varie sigle associative. Qualcuno - è evidente - ha interesse ad innalzare il livello di scontro. Di certo non la nostra Associazione, che ancora una volta e soprattutto in questa occasione, tende una mano per il confronto.
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