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Maggio
19
2012

Da Demetrio Delfino

Scritto da c.s.o.a. Angelina Cartella

Come ripeto ormai da troppi anni è in corso una vera e propria “fascistizzazione” della città e nessuno prende i dovuti ed oramai indispensabili provvedimenti. L’intitolazione dell’Arena dello stretto a ciccio franco, la stele ai moti del ’70,il busto dello stesso Franco in via Marina,la proposta di intitolazione di una strada ad Almirante,il vergognoso convegno sugli spazi occupati che ha permesso agli esponenti nazifascisti di “casapound” di dibattere nella casa comunale. Tutto ciò ed altro ancora è successo in questi anni sotto gli occhi increduli dei reggini che hanno subito ( molti passivamente) atti di vera e propria arroganza e sopraffazione. Come dico spesso busti,piazze e stele devono ricordare persone che uniscono e non che dividono la gente . Questo atteggiamento è stato perpretrato proprio da chi doveva essere garante della democrazia, della tranquillità sociale e politica della città. Desta sconcerto l’atteggiamento di qualche assessore comunale che non solo apre alla possibilità di “assegnare” spazi sociali a gente come i nazifascisti di casapound ma che ,faziosamente, non invita alla partecipazione realtà reggine come appunto il CSoa “Cartella” o l’associazione “Bandafalò” che da anni operano sul nostro territorio. A questi sono stati preferiti altri ,non solo estranei al nostro territorio, ma chiaramente schieranti con l’estrema destra .E’ ora di dire basta,non è più tollerabile un atteggiamento del genere che arroventa il clima e crea tensioni  ed ingiustizie sociali.E’ l’ora di dimostrare con i fatti da che parte stare . E’ per questo che invito le istituzioni reggine ad impegnarsi con uomini e mezzi ma anche un contributo economico affinchè il centro sociale “A. Cartella” ritrovi la serenità di cui ha diritto.Serve da subito una risposta immediata,serve ricostruire meglio di prima la struttura e gli spazi attigui.E’ l’unica risposta consentita da chi dice di volerre il bene della città.Lasciare correre,insabbiare significherebeb davvero aprire una ferita grave,gravissima.  L’incendio di questa notte era stato in qualche modo annunciato nelle scorse settimane da una serie di piccoli attentati intimidatori e furti avvenuti notte tempo al Cartella. E’ chiara, anche per le inoppugnabili “firme” lasciate sui muri, la matrice neofascista del gesto. Ma dietro potrebbe esserci  di più di un attentato dei gruppuscoli dell’estrema destra. Come ha scritto bene Stefano Perri su strill.it : “Il gigante è stato ferito, ma tornerà più forte di prima”.