Verità per Franco, priorità per il nostro territorio
Il 19 dicembre scorso, nel corso delle iniziative organizzate dalla Rete No Ponte contro l'annuncio della prima pietra, il compagno Franco Nisticò dopo aver terminato il suo intervento si è accasciato sul palco colto da un malore.
Chi si doveva occupare "dell'ordine e della sicurezza" si è preoccupato solo di militarizzare per l'occasione Villa San Giovanni, si è preoccupato della sicurezza DAI manifestanti e non DEI manifestanti. Franco è morto senza poter ricevere adeguate cure, i medici che sono intervenuti potevano fare ben poco senza mezzi e attrezzature per l'emergenza. È intollerabile che, al momento di necessità, nemmeno un’ambulanza degna di questo nome fosse presente in una cittadina in cui si stava svolgendo una Manifestazione Nazionale. Una manifestazione che ha visto la partecipazione di migliaia di manifestanti giunti a Villa da ogni parte d’Italia per esprimere pacificamente il proprio pensiero. È intollerabile che l’unico soccorso si sia presentato con un notevole ritardo e per di più sprovvisto delle attrezzature e dei medicinali di primo intervento, contenendo solo il necessario per “incerottare” in caso di tafferugli.
Vogliamo che vengano accertate le responsabilità di quanto accaduto! Per questo abbiamo intenzione di supportare legalmente la famiglia di Franco nella sua ricerca della verità!
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