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Novembre
25
2008

Ancora sulla discarica dello Zimbario

Scritto da TerritoRioT

Qualche mese fa, nell'articolo “Bonifichiamo i 44 ettari della mega discarica dello Zimbario?” di TerritoRioT #0, ponevamo una serie di questioni e dubbi sulla proposta fatta al Comune di Rosarno dalla Veolia. La multinazionale francese, proprietaria dell'inceneritore che brucia in contrada Cicerna il combustibile da rifiuti di tutta la Calabria, chiedeva la disponibilità di realizzare nell’area dello Zimbario una discarica di servizio: una mega immondezzaio per ospitare ceneri pesanti, scorie e rifiuti residui dell'inceneritore. La nuova, l’ennesima, strumentale emergenza rifiuti riporta prepotentemente all’ordine del giorno l’apertura di questa discarica!

Invitiamo i cittadini che volessero eventualmente rendersi conto di cos'è una discarica di servizio, ad andare a visitare quella di contrada Marrella! Durante i mesi che ci hanno visto presidiare l’inceneritore di Gioia Tauro, quando aspettavamo l’arrivo delle centinaia di tonnellate di rifiuti napoletani, abbiamo visto con i nostri occhi, e denunciato, che in quella discarica arrivavano non solo ceneri e scarti dell'inceneritore, ma anche i rifiuti tal quali provenienti dalle altre province.

Ma la cosa più importante per noi è capire che cosa lor signori intendano per “bonifica”: temiamo che ciò si tradurrà semplicemente nel raccogliere tutti i rifiuti sparsi nell'area e stoccarli in una parte della stessa. Lo Zimbario è stato per circa 30 anni una discarica non a norma (senza teli di protezione), dove sono state sversate milioni di tonnellate di rifiuti tal quali, il cui pericolosissimo percolato è andato giù per metri e metri inquinando irreparabilmente il terreno sottostante e le falde acquifere che in quella zona sono a pochissimi metri di profondità. Questo significa che nessuna bonifica è possibile in quell'area!

Realizzare poi una mega-discarica vicino a sorgenti d'acqua, nel bel mezzo di colture di eccellenza come kiwi, ulivi e agrumi, nella terza provincia d'Italia produttrice di olio di oliva pone serie questioni di compatibilità e risulta ancora alquanto incomprensibile. Inoltre la discarica è stata chiusa da circa 10 anni e il nuovo Piano Regionale dei Rifiuti la annovera tra quelle a medio rischio.

La giunta Martelli, pur dimostrandosi interessata ed in qualche misura convinta del progetto, aveva comunque assicurato che sarebbero stati interpellati i cittadini. Le tristi vicende che hanno recentemente riguardato la città di Rosarno, purtroppo hanno di fatto impedito che da parte loro venisse una risposta ai nostri interrogativi.

Per cui giriamo le stesse domande e le stesse perplessità alla Terna Commissariale, speranzosi del fatto che vogliano non solo informare i cittadini su quanto in itinere sullo Zimbario, ma anche recepire e tenere in considerazione la loro volontà, in ossequio alla Convenzione di Aahrus, firmata dall'Unione Europea nel '98 e ratificata dall'Italia nel 2001. Questa convenzione, partendo dall'idea che un maggiore coinvolgimento e una più forte sensibilizzazione dei cittadini nei confronti dei problemi di tipo ambientale conduca ad un miglioramento della protezione dell'ambiente, intende contribuire a salvaguardare il diritto di ogni individuo, delle generazioni attuali e di quelle future, di vivere in un ambiente atto ad assicurare la sua salute e il suo benessere.

Sperando naturalmente che la risposta non sia quella già troppe volte sentita: “e che facciamo con i rifiuti? ce li mangiamo?”